Procede a ritmo sostenuto il viaggio/evento Ritorno alla Terra dei Padri: l’imbarcazione Klizia ha raggiunto ieri Venezia, città simbolo dell’Adriatico e punto di riferimento per l’italianità radicata in Istria, Carnaro e Dalmazia. Da quelle terre dell’Adriatico orientale sono giunti anche a Fertilia, città di fondazione nella Sardegna settentrionale, centinaia di esuli giuliano-dalmati dopo la Seconda guerra mondiale. Ecco perché l’Ecomuseo Egea con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha organizzato un viaggio in barca dal Tirreno all’Adriatico, con l’intento di ricongiungere una terra di accoglienza e di resilienza con i luoghi di origine di una comunità. Ecco perché sul campanile di Fertilia campeggia il leone di San Marco, simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia, come sui palazzi, sulle fortezze e sulle chiese che istriani e dalmati vedevano ogni giorno nelle loro città di origine. Prima di solcare il Canal Grande, Klizia ha fatto tappa a Chioggia, dalla quale, nella primavera del 1948, partirono 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli fuggiti in particolare dall’Istria: fu un viaggio avventuroso che li condusse a Fertilia, meta individuata da un giovane prete, Don Francesco Dapiran, che come un moderno Ulisse consentì loro di trovare un luogo fertile in cui far germogliare il seme di una nuova vita.
«La nostra identità è intimamente legata alla Città di Venezia, che con la sua influenza ha rappresentato e rappresenta ancora oggi le comunità Ferrarese, Giuliano Dalmata ed ovviamente Veneta che vivono a Fertilia» – afferma Federico Marongiu, esule di seconda generazione – «noi siamo orgogliosi di ciò ed infatti sulla nostra vela campeggia il Leone Alato che rappresenta Fertilia. Ovviamente questo orgoglio si unisce strettamente ad un viscerale legame che ci unisce alla Sardegna, una meravigliosa Terra di Accoglienza di cui ci sentiamo figli e verso la quale nutriamo un grande amore»
Nella città lagunare è previsto un incontro con la Presidenza del Consiglio Regionale Veneto, ente che rientra tra i prestigiosi patrocinatori dell’iniziativa, così come il Senato della Repubblica, la Camera dei Deputati, le Regioni Sardegna, Lazio e Friuli Venezia Giulia e vari Comuni tra cui Gorizia, Ferrara, Venezia e Chioggia appunto. Ancora dall’area veneziana provengono i patrocini dell’Ordine Ingegneri Venezia, che ha coinvolto pure il Consiglio Nazionale Ingegneri, ed il Progetto Europa Adriatica Nordest. La Rai ha, invece, fornito la Media Partnership attraverso Rai per la Sostenibilità ESG, Rainews24, Rai Italia, TGR, Rai Sardegna, Rai Friuli Venezia Giulia e Radio1, ma anche Rai Cultura ha dedicato la sua attenzione a questa avventura dal sapore fortemente identitario:
https://www.raicultura.it/raicultura/eventi/Fertilia-Ritorno-alla-terra-dei-padri-bd00bbfc-79e7-46a6-bcd1-8a0b8de3905b.html
Se già l’approdo a Venezia ha entusiasmato l’equipaggio, le successive tappe a Trieste (capitale morale dell’Esodo giuliano-dalmata) ed in Istria promettono emozioni forti, soprattutto per l’ottantacinquenne Giulio Marongiu, nato a Pola: per la prima volta farà ritorno alla sua città natale che ha abbandonato all’età di 8 anni assieme ad altri 30.000 italiani che non volevano vivere sotto la dittatura comunista jugoslava di Tito.
Lorenzo Salimbeni
ANVGD – 2023/09/04