A Fertilia (provincia di Sassari) si è tenuta la cerimonia conclusiva del viaggio del Treno del Ricordo, partito lo scorso 10 febbraio da Trieste e arrivato a Sassari lunedì 24 febbraio.
Il Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, accompagnata da Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi, bloccato a Roma da un’influenza, ha voluto deporre una corona in ricordo delle vittime delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata ai piedi della stele su cui campeggia il Leone di San Marco e sulla quale è posta una frase in cui si legge “Qui nel 1947 la Sardegna accolse fraternamente gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”. La cerimonia si è svolta con l’accompagnamento della Banda Musicale della Brigata Sassari, la quale ha eseguito l’Inno Nazionale della Repubblica Italiana e l’Inno della Brigata, che rappresenta in qualche modo l’inno della Sardegna. All’evento hanno partecipato numerosi rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali e di una comunità intera, quella di Fertilia, composta in buona parte da esuli giuliano-dalmati e da discendenti di coloro che furono costretti a lasciare la loro terra al termine della Seconda guerra mondiale.
Al termine della deposizione della corona si è tenuto un importante incontro all’interno di una tensostruttura voluta dall’Amministrazione Comunale di Alghero per accogliere l’evento. Ad aprire gli interventi il Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto, che sin dal suo insediamento ha dimostrato una grande attenzione per Fertilia. Nel suo intervento il primo cittadino ha ricordato la recente cerimonia istituzionale del Giorno del Ricordo che si è svolta al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed ha visto protagonisti Egea Haffner, Cittadina Onoraria di Alghero, e Giulio Marongiu, comandante del Klizia, imbarcazione che nel 2023, partita da Alghero, ha compiuto 30 tappe in Italia per poi approdare in Istria fino a raggiungere la Città di Pola, in cui nacquero sia Egea che Giulio.
Il Presidente di Federesuli Renzo Codarin ha quindi consegnato al dottor Atelli una targa destinata al Ministro Abodi, che per conto del Governo ha la responsabilità della Struttura di Missione degli Anniversari Nazionali, per l’iniziativa del Treno del Ricordo, “per aver portato la narrazione storica e il Ricordo di foibe ed Esodo in tutta Italia”.
La nave Toscana che condusse nei porti di Ancona e di Venezia gli esuli da Pola è uno dei simboli dell’Esodo giuliano-dalmata: da tali approdi, così come dal Centro Smistamento Profughi di Udine, il viaggio verso i Centri Raccolta Profughi proseguiva però a bordo di treni. Gli episodi di intolleranza e di odio politico di cui furono oggetto gli esuli nel convoglio in transito per la stazione di Bologna il 18 febbraio 1947 sono rimasti alla storia come “il treno della vergogna”. Già l’anno scorso la sosta del Treno del Ricordo a Bologna consentì al Sindaco del capoluogo emiliano di compiere un significativo gesto di scuse e di riconoscimento nei confronti degli esuli istriani vittime di pregiudizi ideologici e di interpretazioni distorte della complessa vicenda del confine orientale. Tali pagine di storia sono diventate patrimonio condiviso della comunità nazionale grazie all’istituzione del Giorno del Ricordo e la mostra itinerante del Treno del Ricordo ha consentito di approfondire anche quest’anno, con la narrazione storica e le emozioni delle testimonianze, il Ricordo di Foibe ed Esodo in tutta Italia.
Di seguito Mauro Manca, in rappresentanza del Comitato Provinciale di Sassari e Fertilia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dell’Associazione Egea, ha portato il saluto della comunità di Fertilia ringraziando i ministri Calderone e Abodi per aver voluto che la conclusione del viaggio fosse proprio questa città di fondazione, luogo che rappresenta metaforicamente ogni angolo del mondo in cui gli esuli hanno ricostruito una vita.
Molto toccante la testimonianza di Giulio Marongiu, che con poche parole ha espresso l’emozione ed il ringraziamento della comunità di Fertilia alle Autorità che hanno voluto onorare la memoria di quanti oggi non ci sono più.
Massimiliano Atelli, esule dalmata di seconda generazione e Capo di Gabinetto del Ministro dello Sport, ha portato il suo messaggio di saluto ai presenti ed ha ribadito la forte volontà del Governo di celebrare, con l’arrivo del Treno del Ricordo, l’esempio di accoglienza e resilienza della comunità di Fertilia, sepolto dall’oblio per oltre ottant’anni.
Marina Elvira Calderone, prima donna sarda a diventare Ministro della Repubblica Italiana, figlia di un’esule istriana giunta dalla città mineraria di Arsia, ha quindi concluso l’incontro con un discorso di grande intensità che ha coinvolto tutti i presenti. Ha raccontato la sua esperienza familiare ed ha ribadito l’orgoglio per l’accoglienza che la Sardegna ha offerto agli esuli istriani, fiumani e dalmati all’indomani della tragedia che li ha colpiti.
Il Ministro ha voluto ribadire che la scelta di Fertilia, nonostante le difficoltà legate alla condizione insulare, è stata un punto fermo nella decisione del Governo e si è impegnata a ripetere il prossimo anno questo incontro per testimoniare il valore dell’esempio che Fertilia e la Sardegna rappresentano.
Al termine della cerimonia il Sindaco di Alghero ha donato alla Ministra Calderone ed al dottor Atelli un ramo di corallo rosso, simbolo della Città di Alghero.
Gianfranco Burruni, figlio di Tore Burruni, pugile algherese che fu Campione Mondiale dei pesi mosca e Campione Europeo dei pesi gallo, invitato dall’Associazione Egea, ha donato il guidone del Klizia, su cui compare il simbolo di Fertilia Città dell’Inclusione al dottor Massimiliano Atelli, che rappresentava il Ministro dello Sport. Tore Burruni infatti è stato senza alcun dubbio lo sportivo più importante che Alghero ha saputo esprimere. Partito da una piccola palestra ricavata nel centro storico di Alghero, con la sua carriera che lo ha portato sulla vetta mondiale del pugilato, rappresenta infatti un esempio di volontà e di valori sportivi, lui che ha vissuto gran parte della sua vita nell’agro a nord di Alghero, in quel contesto sociale e culturale che ha saputo essere luogo in cui l’integrazione e l’inclusione si sono trasformate in un meraviglioso esempio che è alla base del lavoro dell’Associazione che gestisce il Museo di Fertilia dedicato ad Egea Haffner, la bambina con la valigia dell’iconica fotografia.
Al termine della serata il Ministro Calderone ed il dottor Atelli, accompagnati dal Sindaco di Alghero, dal Prefetto di Sassari dottoressa Grazia La Fauci, dalla dottoressa Elena Guerri Dall’Oro, responsabile dell’Unità di Missione Anniversari Nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal dottor Tommaso Tanzilli, Presidente di Ferrovie dello Stato e da numerose altre autorità militari e civili, hanno potuto visitare il Museo Egea nel quale, fortemente emozionati, hanno potuto collegare il filo rosso che ha collegato le città da cui i genitori dovettero fuggire con quelle in cui le loro famiglie hanno potuto ricostruire una nuova vita.
Gli eventi dell’intera giornata sono stati ripresi da Rai Storia, rappresentata dal Vice Direttoredi Rai Cultura Giuseppe Giannotti, che è impegnata nella realizzazione di un documentario che racconta il viaggio del Treno del Ricordo lungo tutto il suo percorso che ha interessato quest’anno sette regioni ed altrettante città italiane.
Per Fertilia si è trattato certamente di un evento storico, come è stato definito da tutti, e ci si augura possa rappresentare il punto di svolta verso una nuova rinascita all’indomani di un periodo di oltre ottant’anni contrassegnato da una “damnatio memoriae” dovuto all’accostamento con il periodo fascista che ne volle la realizzazione.
Un auspicio a fronte del quale tutti i presenti, a partire dal Sindaco Cacciotto e dal Ministro Calderone, hanno garantito il loro massimo impegno e la loro costante attenzione.