L’Ecomuseo Egea continua a sviluppare progetti all’insegna della multimedialità. Il viaggio di Klizia, la barca che l’estate scorsa ha percorso a ritroso la rotta che i pescherecci dei profughi istriani compirono da Chioggia alla Sardegna per portare decine di famiglie di pescatori a popolare la città di fondazione di Fertilia vicino ad Alghero, è ancora protagonista.
Al Salone Internazionale del Libro di Torino è stata recentemente presentata la pubblicazione che Mauro Manca ha realizzato per raccontare quella magnifica esperienza Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri. Diario di bordo (Panoramika, Alghero 2024), ma non basta.
Al Festival del Cinema di Venezia 2024 verrà proiettata la pellicola realizzata da Igor Biddau ed ispirata a quel viaggio alla ricerca delle proprie radici: Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri – Return to the land of the fathers.
«Che grande emozione – dichiara Mauro Manca, direttore dell’Ecomuseo Egea e rappresentante dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Pochi giorni fa a Reggello, in Toscana, abbiamo potuto vedere in anteprima assoluta la copia lavoro del Film Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri. Insieme a Igor Biddau, a Gianluca Pirazzoli e a Daniela Velli, io Federico e Giuseppe abbiamo provato emozioni fortissime nel cinema che Igor ha voluto riservare a noi per meglio apprezzare questo lavoro. Siamo certi che, grazie a questa magnifica produzione artistica che Igor ha realizzato insieme a Mario Audino ed a tutti i loro collaboratori che hanno contribuito a questo grande risultato, la nostra storia potrà solcare i mari della storia».
Ricordiamo che in quel viaggio un ruolo importantissimo lo ha rivestito Giulio Marongiu, comandante del Klizia ma soprattutto esule da Pola che ha compiuto 85 anni durante la navigazione che si è conclusa nella città dell’arena, in cui non era più tornato dopo averla lasciata da bambino. [LS]