Il Villaggio San Giusto per gli alluvionati del Polesine nel 1951

Nel novembre del 1951 la giovane Repubblica italiana si trovò ad affrontare le catastrofiche conseguenze dell’alluvione del Po, che cagionò molti danni soprattutto nel Polesine.

Di là da venire la Protezione Civile, furono l’Esercito ed i volontari ad impegnarsi per soccorrere i civili le cui case erano state travolte dall’esondazione del “Grande Fiume”. In quel momento la sorte di Trieste era ancora in bilico, non essendosi costituito il Territorio Libero di Trieste previsto dal Trattato di Pace del 10 febbraio 1947 e perdurando perciò il Governo Militare Alleato sulla Zona A (sostanzialmente l’attuale Provincia di Trieste) ed il Governo Militare Jugoslavo sulla Zona B (Istria nordoccidentale fino alla foce del fiume Quieto).

Nelle immagini dell’Archivio Storico Intesa San Paolo dedicate a questa catastrofe si vede anche un autocarro definito British Forces Radio Station Trieste giunto in testa alla colonna militare di aiuti ed immortalato in località Corbola il 20 novembre 1951. Non furono solamente le autorità militari britanniche a fornire aiuto agli alluvionati, ma ci fu anche la solidarietà della città di San Giusto: tante manifestazioni in tutta Italia ribadivano l’italianità di Trieste e gli italiani del capoluogo giuliano vollero dimostrare la loro solidarietà nei confronti dei connazionali vittime di questa sciagura.

Foto: Archivio Storico Intesa Sanpaolo

L’architetto Daniele Milan, Delegato provinciale di Rovigo dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia spiega: «Tra le località di Donada e Contarina, nel Comune di Porto Viro in provincia di Rovigo, si trova il Villaggio San Giusto che ricorda la solidarietà dei triestini nei confronti degli alluvionati. Si tratta di case popolari costruite grazie ad una generosa donazione promossa dal Sindaco Gianni Bartoli tra i suoi concittadini e sostenuta anche dall’Associazione Industriali di Trieste. La chiesetta del Borgo è dedicata “ai caduti triestini”, mentre le case popolari sono decorate con formelle che raffigurano i simboli di Trieste, Fiume, Zara, Pola e le principali città dell’Istria» [LS]

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