L’assessore della Regione Piemonte aveva proposto di consegnare agli alunni dei libri in occasione della Giornata del Ricordo, ma a causa del Covid non vengono comprati. La Corte dei Conti avvia comunque il procedimento per danno erariale. Delmastro: “È una porcheria giuridica”
“Non puoi pensare le Foibe?”. Questo il messaggio che, secondo il deputato FdI, Andrea Delmastro, potrebbe essere nascosto dietro il processo per danno erariale avviato dalla Corte dei Conti nei confronti dell’assessore regionale all’Istruzione della Regione Piemonte.
In occasione della Giornata del Ricordo, infatti, l’assessore Elena Chiorino aveva proposto di distribuire nelle scuole il fumetto Foiba rossa. Norma Cossetto, storia di un’italiana. Poi però, causa Covid, il libro non solo non era stato consegnato agli studenti, ma non era nemmeno stato acquistato. Nonostante questo, la Corte dei Conti del Piemonte aveva avviato un’istruttoria per danno erariale, firmata dal Procuratore generale Quirino Lorelli. “Un assessore regionale di centrodestra ha osato pensare di celebrare le Foibe – ha ricostruito oggi Delmastro nel corso dell’interpellanza al governo sull’istruttoria – Non ha comprato un solo libro”, ma il 16 aprile 2021 il procuratore Lorelli avvia il procedimento. Il motivo? “Lo avvia sulla base di un’interrogazione di un oscuro consigliere regionale di Leu”. Un documento “della vergogna”, che rivela quella che Delmastro definisce una “abnormità giuridica”, una “porcheria giuridica, un utilizzo strumentale della giustizia”.
Quindi, si chiede il deputato di Fratelli d’Italia, dato che i libri non sono stati nemmeno acquistati, l’avvio del procedimento potrebbe significare che “il danno erariale sia costituito anche solo dal pensiero?”. O c’è altro? “Forse il messaggio è: Non puoi pensare le Foibe?”. Allora, continua, “il signor Quirino Lorelli sta agendo fuori da ogni legittimità e lo sta facendo per lanciare un avviso: destra avvisata mezza salvata, le Foibe non è che non si celebrano, non si pensano in Italia”.
Come ha precisato il sottosegretario, la Corte dei Conti ha poi archiviato il tutto. “E cosa doveva fare? Procedere per danno erariale costituito da pensiero?”, si chiede ancora Delmastro, commentato la risposta che, a sua detta, “nasconde l’imbarazzo per una vicenda paradossale: da una parte abbiamo il super ex commissario Arcuri che compra migliaia di mascherine non a norma dai cinesi e gode dello scudo penale voluto dal precedente governo e dall’altra, l’assessore regionale all’Istruzione della Regione Piemonte viene indagato per danno erariale per aver solo ipotizzato l’acquisto di alcuni libri sulle foibe da destinare alle scuole”. L’assessore regionale, conclude l’onorevole di Fratelli d’Italia, ha “osservato la legge che invita a celebrare Il Giorno del Ricordo ed è inaccettabile che sia stata aperta una istruttoria”. Per cui, “noi non accettiamo gli avvisi minacciosi di una certa magistratura che vuole piegare la libertà di pensiero. Fratelli d’Italia non si farà intimorire e continuerà ad onorare i 10mila morti e i 350mila esuli scappati dalla violenza comunista”.
di Francesca Bernasconi – 25/06/2021
Fonte: Il Giornale