Prosegue il ciclo di incontri dedicati alla storia del Risorgimento presso la sede del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in via Duccio da Boninsegna 23.
Venerdì 19 gennaio dalle ore 17:00 alle 18:30 si parlerà di Seconda Guerra d’Indipendenza (1859): anche stavolta un filmato aprirà la riunione e fornirà spunti per il successivo dibattito.
Si tratta del conflitto in cui, dopo le delusioni della Prima Guerra d’Indipendenza, il Regno di Sardegna si pone decisamente a capo del movimento risorgimentale, come dimostrano le scelte attuate nel cosiddetto “decennio di preparazione” da Camillo Benso Conte di Cavour, il quale inviò un contingente di bersaglieri a combattere nella guerra di Crimea, ottenendo così il sostegno britannico e francese alle strategie sabaude per realizzare una federazione di Stati italiani libera dalle ingerenze austriache retaggio degli assetti stabiliti al congresso di Vienna dopo la fine di Napoleone. Ma il Presidente del Consiglio Cavour accolse in Piemonte anche patrioti e cospiratori perseguitati nelle proprie terre d’origine, sviluppò la marina e l’esercito, modernizzò il Regno di Vittorio Emanuele II di Savoia.
L’alleanza con la Francia in particolare da un lato avrebbe aiutato la causa italiana allo scoppio della Seconda Guerra d’Indipendenza, poichè la sanguinosa vittoria di San Martino e Solferino consolidò la conquista della Lombardia e spalancò le porte del Veneto ai franco-piemontesi, mentre anche i Cacciatori delle Alpi arruolati su base volontaria da Giuseppe Garibaldi avanzavano più a nord. D’altro canto Napoleone III addivenne ad un accordo armistiziale con Francesco Giuseppe d’Asburgo a Villafranca e l’offensiva non potè proseguire verso Venezia. [LS]