Vergarolla 1946: l’ultima spiaggia. È il 18 agosto. Vergarolla, la famosa spiaggia di Pola, è gremita di gente e di partecipanti in occasione della locale gara di nuoto.
È in atto la stagione della pulizia etnica. Il lungo esodo è già iniziato.
Inizia tutto con un grande boato, scoppiano alcune mine antinave incustodite. Il mare si tinge di rosso. In un istante vengono decimate intere famiglie. Ci saranno più di un centinaio i morti di cui solo 64 verranno identificati. Altrettanti i feriti. Una strage da non dimenticare. Alla vigilia del 75° anniversario del tragico evento il Consiglio per la minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana vuole ricordare, oggi e domani e sempre, quale unico modo per dare senso al non senso della guerra dove sono sempre i più deboli a pagare il prezzo più alto, la tragedia di civili che hanno perso la vita in modo atroce. Commemoriamo l’impegno del dottor Geppino Micheletti che in quella tragica domenica del 18 agosto 1946 soccorse e operò i feriti della strage di Vergarolla per diverse ore consecutive, e lo fece nonostante avesse appena perso non solo il fratello e la cognata, ma anche i suoi due unici figli di 5 e 9 anni.
In ricordo, il Consiglio per la minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana propone alle autorità competenti di assegnare all’Ospedale generale di Pola e al suo reparto di terapia d’urgenza il nome del dottor Geppino Micheletti, già insignito nel 1947 della medaglia d’argento al valor civile e della Grande medaglia d’Oro del comune di Pola e nel 2017 della Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica della Repubblica Italiana.
Consiglio CNI Istria – 17/08/2021
Foto tratta da “L’Arena di Pola”