L’avventura iniziata ieri a Buie si conclude oggi a Rovigno e ha consentito a una cinquantina di veneti di partecipare a un incontro che ha coinvolto numerose istituzioni da una e dall’altra parte dell’Adriatico. Infatti, il Seminario per docenti “Venezia e l’Istria, storia, cultura, appartenenza” è stato promosso da Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Unione Italiana, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto-Ufficio Scolastico di Venezia, in collaborazione con Regione Veneto, Provincia di Venezia, UNPLI Veneto, Comunità degli Italiani di Buie, Centro di Ricerche storiche di Rovigno, Comunità degli Italiani e Università Popolare di Trieste.
Come spiega la responsabile del Settore Educazione e Istruzione dell’UI, Norma Zani, è l’evoluzione di un dialogo, che già esiste, tra il sistema scolastico della Comunità nazionale italiana in Croazia e Slovenia e quello veneto. “Per noi è un grande traguardo essere riusciti a far riconoscere allo Stato croato questi seminari come metodo di aggiornamento professionale. Lo stesso è stato fatto dall’Ufficio scolastico di Venezia. Ora – conclude la prof. Zani – manca solo l’avallo dell’ufficio competente della Slovenia”. All’apertura dell’incontro sono intervenuti: il presidente della CI di Buie, Lionella Pausin Acquavita, il presidente della Giunta esecutiva UI, Maurizio Tremul, Stefano Antonini dell’Ufficio scolastico della città lagunare, Giovanni Follador, in rappresentanza delle Pro Loco del Veneto, Alessandro Cuk dell’ANVGD (Comitato provinciale di Venezia), Claudio Tessari, assessore all’Istruzione della Provincia di Venezia, e Daniele Stival, assessore all’Identità veneta della Regione Veneto.
Visitate la SEI “Edmondo De Amicis” e la SMSI “Leonardo Da Vinci” di Buie, con i rispettivi presidi, Giuseppina Rajko e Claudio Stocovaz, poi via all’aggiornamento, presso la Comunità degli Italiani di Buie. Ulderico Bernardi ha parlato dell’“Istria veneziana”, mentre Gianfranco Pontini si è concentrato su “La Serenissima e Rovigno: un lungo e talvolta difficile storico” e Kristjan Knez ha analizzato il periodo del dominio veneziano e della podesteria istriana. Lorella Limoncin Toth ha illustrato invece il patrimonio artistico-culturale di origine veneta presente a Buie (cui ha fatto seguito la conoscenza sul campo dei monumenti più significativi della città). Oggi si lavora al Centro di Ricerche storiche di Rovigno, su diversi contenuti e un riferimento quasi d’obbligo a “Istria nel tempo: manuale di storia regionale dell’Istria con riferimenti a Fiume.
Daniele Kovačić
“la Voce del Popolo” 22 maggio 2013