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Istria, timone Assemblea regionale al connazionale Fabijanić (Voce del Popolo 14giu13)

Cambio della guardia ai vertici dell’Assemblea regionale. Nel corso della riunione costituente, il connazionale Erik Fabijanić è stato eletto presidente all’unanimità. I vicepresidenti sono Đanino Sučić (HNS) e Željko Plazonić (HDZ), quest’ultimo in rappresentanza dell’opposizione. L’Assemblea regionale è composta da 45 membri di cui 23 appartenenti alla coalizione Rijeka 2020 guidata dall’SDP; 12 della coalizione guidata dall’HDZ, 6 del PGS (ALM) e 4 dei Laburisti. Il parlamento regionale assicura un posto per la minoranza italiana e due per quella serba.

I diritti della minoranza italiana continueranno a venire tutelati dal neoeletto presidente, Erik Fabijanić. L’Assemblea ha proceduto a tutta una serie di nomine. La Commissione mandataria sarà presieduta da Ela Korica, mentre ne faranno parte ancora Adam Mešanović e Gabrijela Gorjanac Kapša. La Commissione per le elezioni, le nominae e l’assegnazione di premi e riconoscimenti sarà presieduto da Loris Rak, mentre Đanino Sučić sarà il vicepresidente. I membri saranno invece Sonja Brozović Cuculić, Sanjin Vrkić e Hrvoje Maračić. Ieri è stata eletta anche la commissione statutaria, formata da Loris Rak (presidente), Đuro Dragosavac, vicepresidente, Vojko Braut, Nataša Juriša e Bojan Tomić (membri). Prima dell’elezione del presidente, Franjo Butorac (PGS) ha espresso il suo rammarico perché i consiglieri del PGS non sono stati chiamati a firmare la lista dei proponenti per l’elezione di Fabijanić.

“Ho notato che la lista, oltre a essere firmata dai partiti che formano la coalizione al potere, è stata sottoscritta anche dai consiglieri dell’HDZ e dei laburisti. A noi non è stato chiesto di farlo. Concludo che il PGS è un partito da evitare e da non contattare. Invito pertanto Erik Fabijanić a tenere conto di questa scorrettezza e di fare in modo che questa assemblea funzioni in modo democratico e parlamentare e non come un’arena di gladiatori“, ha detto Franjo Butorac.

L’elezione di Fabijanić è stata accompagnata da un caloroso applauso. “Mi congratulo con i neoeletti consiglieri e ringrazio per la fiducia che mi è stata data. Questa assemblea è sempre stata molto aperta e trasparente e intendo continuare a mantenere queste caratteristiche. Davanti a noi ci sono due grandi sfide: l’entrata nell’UE e l’uscita dalla crisi economica. Cercheremo di affrontarle in maniera decisa, impegnandoci al massimo, mettendo al primo posto lo sviluppo della nostra Regione e il benessere dei cittadini”, ha dichiarato Fabijanić. Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, si è detto convinto che Erik Fabijanić saprà guidare con successo l’assemblea. “Erik è un collega, un amico e vicepresidente dell’SDP regionale. Collaboriamo da anni e sono sicuro delle sue qualità umane e professionali. Per quanto riguarda i lavori dell’assemblea, auspico proposte concrete da tutti gli schieramenti politici, come pure un dialogo aperto e costruttivo. La democrazia stabilisce che siano gli elettori a determinare maggioranza e opposizione. Io credo che queste due categorie dovrebbero scomparire dopo le elezioni. Siamo qui per rispettare la volontà degli elettori e per realizzare le nostre promesse elettorali, indipendentemente dagli schieramenti politici. Dobbiamo lavorare nell’interesse dei cittadine e garantire lo sviluppo della nostra Regione”, ha concluso Komadina.

“In qualità di rappresentante della minoranza italiana, la mia elezione è un forte messaggio, un’ulteriore prova dell’apertura mentale che ha da sempre caratterizzato la nostra Regione. Inoltre, è la dimostrazione che si tiene conto delle persone e non dell’appartenenza politica. Il ruolo che mi è stato affidato mi riempie di orgoglio, ma è anche un incarico di grande responsabilità che cercherò di realizzare con la massima serietà e professionalità. Sarò affiancato da persone valide e questo mi sarà di grande aiuto”, ha dichiarato a caldo Erik Fabijanić. “Oggi tutte le decisioni sono state votate all’unanimità, ma non sarà sempre così ed è giusto che non lo sia. In un parlamento si discute anche animatamente, l’importante è che i dibattiti siano di qualità perché tutte le nostre decisioni si rifletteranno sulla vita dei cittadini. Reputo di avere una grande esperienza nei lavori dell’assemblea. Finora sono stato a capo della Commisisone per le elezioni, le nomine e l’assegnazione di premi e riconoscimenti e consigliere della minoranza. Il mio impegno sarà, pertanto anche la tutela dei diritti della CNI“, ha detto Fabijanić. Tra le priorità elencate la revisione del regolamento dell’assemblea, la riorganizzazione della Regione litoraneo-montana, ma soprattutto la realizzazione del Piano territoriale.

Viviana Ban
“la Voce del Popolo” 14 giugno 2013

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