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Istria, la Dieta compie 23 anni: «Teniamo alta la guardia – 26feb13

La Dieta democratica istriana (Ddi) ha soffiato sulla torta con 23 candeline, essendo nata il giorno di San Valentino del 1990. In tutti questi anni ha sicuramente dato dignità all’Istrianità diventando inoltre il partito che meglio di ogni altro tutela gli interessi degli Italiani, anche se non di rado manca di rispetto ai suoi proclami sul bilinguismo sbandierati ai 4 venti. Sicuramente le va riconosciuto il merito di aver costruito tanti ponti di amicizia e collaborazione con città e regioni italiane e di aver spianato la strada alla Croazia nel suo cammino europeo.

È venuta meno invece al punto programmatico sull’autonomia regionale che 23 anni in piena euforia nazionalistica croata, aveva illuminato di speranza tantissimi istriani. Proprio per questo motivi numerosi dietini hanno restituito la tessera, come ad esempio uno dei padri storici della Ddi Ivan Pauletta di Promontore. Lui non ha partecipato alla festa dell’anniversario. Dalle pagine del Glas Istre manda a dire di essere dispiaciuto per l’abbandono dell’ideologia originaria da parte dell’odierna leadershep dietina. Nel caso dovessi tornare nell’arena politica non mi batterei più solo per l’autonomia istriana dice, ma per la secessione dalla Croazia che definisce stato primitivo, retrogrado, economicamente distrutto e per certi aspetti mafioso.

Tornando alla festa non è mancato il giusto pizzico di glamour, visto l’ambiente in cui si è celebrata: l’albergo Histria, il più lussuoso della città, peraltro ancora fresco di ristrutturazione. Nel suo breve discorso celebrativo il leader Ivan Jakovcic ha dichiarato che anche oggi come alle origini alla regione è più che mai necessaria la Dieta democratica istriana considerati certi minacciosi venti che soffiano da Zagabria. Esplicitamente non lo ha detto, ma si è riferito ai tentativi del potere centrale di addomesticare la laboriosa capretta istriana. Ha parlato anche il candidato ufficiale della Dieta a presidente della Regione Valter Flego. Il partito, ha detto, deve fare tesoro dei suoi valori fondamentali, come l’istrianità, la multiculturalità il plurilinguismo.

(fonte “Il Piccolo” 18 febbraio 2013)

 

 

 

Il leader della Dieta Democratica Istriana, Ivan Jakovcic (foto www.istarski.hr)

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