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Istria, la sfida finale tra Flego e Kajin – 03giu13

È arrivata alle battute conclusive la campagna elettorale per il ballottaggio di domenica prossima, quando i 188mila elettori istriani sceglieranno il nuovo presidente della Regione, tra il dietino Valter Flego (47% al primo turno) e l’ex dietino Damir Kajin (36%), supportato dal Partito socialdemocratico (Sdp) e da alcune formazioni minori.

Negli ultimi appelli agli elettori, Kajin continua ad attaccare il partito della capra nel quale ha militato per oltre vent’anni, accusandolo di controllare i media nella penisola e di aver creato una fitta rete finalizzata a ottenere il consenso del popolo.

Kajin dà anche una violenta picconata contro l’ex amico Ivan Jakovcic, leader della formazione regionalista. «Non riesco a credere – dice – che con la sua paga di poco superiore ai 2.000 euro sia riuscito a comperare un colle, un villaggio e a estinguere un credito di 800mila euro».

Di tutt’altro tenore la campagna elettorale di Valter Flego, che Jakovcic ha voluto designare come suo successore al timone dell’Istria. Non si preoccupa del suo avversario e offre un programma dal titolo “Per l’Istria che lavora”, rivolto soprattutto ai giovani e al futuro della penisola.

I punti più importanti sono gli incentivi per lo sviluppo delle attività economiche e produttive, e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro, gli incentivi per l’apertura di una settantina di piccoli alberghi a conduzione familiare e l’apertura di un migliaio di posti di lavoro nei quali i giovani acquisiranno le prime esperienze lavorative nell’ambito di un modello di tirocinio organizzato. «Ma quel che più conta – conclude Flego – è che dell’Istria si deciderà in Istria e non a Zagabria. Flego è anche contrario all’imposizione di Zagabria del carbone come combustibile per la futura centrale termoelettrica Fianona 3. Nel piano territoriale della regione – precisa – si scrive che si può usare solo il gas, quindi tutto il resto è violenza contro gli istriani».

La vittoria di Flego al ballottaggio viene data per scontata. Del resto Flego era dato vincente nel confronto finale con Kajin già nel primo sondaggio, effettuato agli inizi del mese dall’agenzia Ipsos Puls, dopo l’avvio della campagna elettorale. In quell’occasione il test aveva assegnato il 48,6% a Flego e il 41% a Kajin.

Altrettanto scontata viene data, a Pola, la vittoria del dietino Boris Miletic, che punta alla riconferma di sindaco, contro lo sfidante socialdemocratico Pedja Grbin. Al primo turno avevano ottenuto rispettivamente il 49% e il 25% dei voti.

Il ballottaggio è in programma domenica anche in altre quattro città, vale a dire Parenzo, Buie, Albona e Pisino. Nelle prime due la Dieta democratica istriana corre il rischio di perdere il sindaco, così come pure in alcuni comuni, come ad esempio Montona, Lisignano e Marzana.

p.r. / “Il Piccolo” 31 maggio 2013

 

 

 

Valter Flego, candidato per la DDI alla carica di presidente della Regione Istriana

(foto www.lokalniizbori.com)

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