In seduta a Pola, negli ambienti del Park Plaza Histria, il Consiglio dell’ALDE (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa). La sessione del Consiglio si è svolta nel pomeriggio, dopo che in mattinata si sono avuti laboratori, incontri, conferenze stampa.
I primi interventi, quelli di saluto e di benvenuto, hanno visto al microfono il presidente della Regione Istriana, Ivan Jakovčić, e il ministro degli Esteri e degli Affari europei, Vesna Pusić, introdotti da Graham Watson, presidente dell’ALDE. Per la cronaca, Ivan Jakovčić e Vesna Pusić si sono rivolti ai presenti in inglese (moooolto distante dal “pipl mast trast as” pronunciato da Ingrid Antičević Marinović all’Europarlamento).
“Sono molto onorato che l’Istria sia padrona di casa dell’appuntamento – ha detto Ivan Jakovčić – e vi auguro buona permanenza. L’incontro riflette il momento storico della Croazia: il 1.mo luglio entreremo nell’Unione europea ed io sono fiero ed onorato di aver dato il mio apporto all’europeizzazione della Croazia e dell’Istria. Il multiculturalismo è segno distintivo della Regione, rappresenta la nostra identità, quanto a livello locale tanto a livello internazionale. In 20 anni la stessa Istria ha acquisito identità politica a livello nazionale ed europeo. E un altro fiore all’occhiello è la tutela dei diritti delle minoranze e dei diritti umani.” Ancora: “All’entrata in UE avremo modo di condividere esperienze politiche d’altro genere con gli altri Paesi membri. Sarà una sfida, che dobbiamo raccogliere perché uniti saremo più forti e più capaci di risolvere quanto saremo chiamati a risolvere ed affrontare”.
“Alcuni anni fa vi ho fatto omaggio di una monografia dell’Istria, una sorta di invito a venire qui. Sembra che abbia funzionato. – ha esordito così Vesna Pusić, che ha colto l’occasione per dire del suo legame con l’Istria: “Non avevo qui parenti o amici, eppure l’Istria è la Regione tra tutte quelle croate che ho scelto per avervi una seconda casa”. Poi ha detto del percorso che la Croazia ha affrontato per arrivare alla meta: l’UE. Percorso che ha fatto la strada delle riforme. A 51 giorni dall’entrata ufficiale, a tutti gli effetti, nella famiglia dell’UE, Vesna Pusić si è detta deliziata del raggiungimento, in quanto politicamente impegnata a portare la Croazia in direzione di Bruxelles.
Il percorso è stato costellato da problemi e diverse opinioni, ma a conti fatti, ora è cosa passata. “Finita la prima fase, quella preparatoria, da Stato membro vogliamo usufruire di tutto quello che tale condizione ci consente e permette. Se 15 anni fa parlare di UE in Croazia poteva sembrare campato in aria, oggi non c’è nessuno che non capisca l’importanza di esserci entrati. Abbiamo eletto dodici europarlamentari, che saranno in Parlamento per il periodo che ci separa dalle elezioni regolari. Posso dire fin da ora che saremo presenti con le nostre idee liberali”.
Carla Rotta
“la Voce del Popolo” 11 maggio 2013
Pola, il ministro degli Esteri croato Vesna Pusić accolto dal presidente della Regione istriana Jakovčić (foto www.regionalexpress.hr)