News turismoIstria

Istria, turismo: scoraggiante inizio stagione – 18lug13

Il mese di luglio è per tradizione il primo in cui i turisti arrivano in massa, realizzando tantissimi pernottamenti. Quest’anno però, secondo i dati della Polizia di frontiera, le cifre non sono certo incoraggianti: nella prima metà di luglio in Croazia sono entrati ben 340mila stranieri in meno dello stesso periodo dell’anno scorso (1.315.000 contro 1.655.000). Il calo è stato registrato anche sulle autostrade: lo scorso fine settimana ci sono stati 40.000 veicoli in transito in meno rispetto all’anno scorso, il che rappresenta una perdita di circa due milioni di kune in pedaggi.

In generale, l’Istria e il Quarnero hanno deluso su tutto il fronte, mentre invece alcune località della Dalmazia hanno fatto registrare aumenti percentuali di due cifre. Se da un lato gli arrivi e i pernottamenti dei villeggianti stranieri “tradizionali” sono diminuiti, dall’altro sono aumentati quelli dei vacanzieri provenienti da mercati emergenti. Così, i russi hanno fatto registrare il 20 per cento in meno di pernottamenti, gli italiani l’11 per cento, gli sloveni il 6 e i tedeschi il 5 per cento in meno. A salvare la situazione in parte sono stati gli inglesi (35 per cento in più), i polacchi (19 per cento in più) e gli olandesi (15 per cento in più).

Alcuni danno la colpa alle condizioni meteorologiche, altri alla crisi economica globale, altri ancora all’entrata della Croazia nell’UE, in quanto è stato introdotto il regime dei visti per alcuni Stati. Le vere ragioni del “fiasco”, come da alcuni è stato definito questo inizio d’estate, risiedono nel fatto che da anni tre fattori negativi si ripresentano e non vengono mai presi in seria considerazione da chi di dovere.

Al primo posto ci sono i prezzi, troppo alti se confrontati con quelli delle destinazioni turistiche di altri Stati mediterranei. Infatti, i prezzi in Croazia sono ormai alle stelle, sia per ciò che concerne le camere (private o d’albergo), sia per i pasti o le bevande. Le spese proibitive hanno fatto sì che anche il turista nostrano abbia rinunciato a mettersi in viaggio, perché ai costi di alloggio e alimentazione deve aggiungere quelli per la benzina, per i pedaggi e per i traghetti. Così, alcuni hanno scelto mete estere, dove riceveranno di più per meno denaro e potranno vantarsi di aver fatto vacanze “esotiche”.

La mancanza di cortesia è qualcosa che fa letteralmente schizzare il turista fuori dalle scarpe. L’ospite ha sovente l’impressione di essere solamente un “portafoglio da assottigliare” per chi lo sta servendo, non una persona su cui contare anche in futuro, grazie alla qualità dell’offerta e alle buone maniere che gli sono state riservate.

Una cinquantina di anni fa circolava il detto che il turista in Dalmazia cercava solamente “sole, mare, brodetto”. Però i tempi sono cambiati, chi va in vacanza vuole di più, molto di più. Non bastano le bellezze naturali, servono altri contenuti in grado di attirare i turisti, di far sì che vogliano ritornare. Vogliono spendere, ma dobbiamo dar loro la possibilità di farlo.

Lo sviluppo di contenuti che arricchiscano le mete turistiche è un concetto forse un po’ troppo astratto. Però ultimamente c’è un punto a favore: i festival, che diventano meta di tantissimi giovani. I quali abbinano la spiaggia a eventi musicali, magari innaffiati di fiumi d’alcol. Così, l’esempio della spiaggia di Zrće sull’isola di Pago dà la stura a giudizi contrastanti: da un lato tutti soddisfatti per i profitti derivanti dalle ottime presenze, mentre dall’altro i ragazzi in perenne estasi (musicale o causata da altro) vengono tacciati di tanti peccati. Ma se non ci fossero, Zrće sarebbe rimasta una spiaggia isolata, semivuota, che non produce alcun profitto.

Le proteste hanno accompagnato anche il Garden Festival (a Zara) dell’anno scorso e il primo Ultra Europe Festival (a Spalato e Lesina) di quest’anno: ci sono sempre persone cui i giovani rumorosi danno fastidio e che intendono fare di tutto perché la loro oasi di pace rimanga tale. Però vogliono “mungere” quanto più i vacanzieri facendo leva soltanto sulle bellezze naturali. Che a questo punto non bastano più, ma sembra che nessuno se ne renda conto.

“Le potenzialità ricettive non sono mai state colmate, nella prima metà di luglio”, ha dichiarato Boris Žgomba, dell’Associazione nazionale delle agenzie turistiche, aggiungendo che dopo due anni di assenza la Grecia è ritornata alla grande, quale metà turistica, per cui coloro i quali negli ultimi tempi l’hanno snobbata, optando per la Croazia, forse ritorneranno alla prima scelta.

Per Nedo Pinezić, incaricato degli affittacamere presso la Camera d’Economia, il calo degli arrivi si segnala già da alcuni anni, “da quando l’inizio dell’apice della stagione si è spostato all’ultima settimana di luglio e il termine non è più Ferragosto, ma la fine di agosto”.

Tra gli affittacamere sono molti quelli che si lamentano che il loro appartamento quest’anno non ha avuto ancora nemmeno un ospite. Secondo Pinezić, ciò accade a chi ha proceduto alla cieca, cioè non si è preoccupato di effettuare la necessaria pubblicità, ma attende che il turista gli piova dal cielo. “Chi si occupa professionalmente di affittare appartamenti non ha di questi problemi”, ha sottolineato.

Dopo aver inneggiato ai risultati positivi nei primi cinque mesi del 2013, il ministro del Turismo Darko Lorencin a giugno ha deciso di riportare l’entusiasmo a livelli più bassi, dichiarando che “sarà un grande successo se riusciremo ad uguagliare i numeri raggiunti l’anno scorso”. Il ministro attualmente è in Irlanda, dove sta concordando voli diretti per le destinazioni croate. L’ex ministro Damir Bajs ha però criticato il comportamento dell’attuale capo del dicastero del Turismo, perché “o non c’è oppure non lo riprendono le telecamere”. Per Bajs, infatti, è importante che il ministro si faccia vedere nelle località turistiche, in quanto “anche questa è promozione pubblicitaria. I temi turistici, soprattutto d’estate, devono dominare sui media. Il ministro in tal senso svolge un ruolo molto importante”.

Erika Blečić
“la Voce del Popolo” 17 luglio 2013

 

 

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.