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Istria, turisti russi “in fuga” dai visti – 18giu13

I primi cinque mesi dell’anno hanno regalato grosse soddisfazioni in Croazia quanto a risultati turistici, ma è giugno a preoccupare gli operatori del settore. L’estate tarda ancora ad arrivare, i Paesi dell’Europa Centrale sono colpiti da gravi alluvioni e a peggiorare il quadro è la situazione sorta dallo scorso primo aprile, quando Zagabria ha dovuto uniformarsi all’Unione europea, introducendo il regime di visti per i cittadini russi ed ucraini.

Tutto ciò sta erodendo i dati positivi registrati nel periodo da gennaio a maggio, con la Croazia, dove oltre il 90% degli arrivi di villeggianti riguarda le regioni adriatiche, che è stata visitata da 1 milione e 900mila vacanzieri, che hanno fatto totalizzare agli operatori 6 milioni e 700mila pernottamenti. Rispetto all’identico periodo di un anno fa, l’incremento è molto consistente, rispettivamente del 9 e dell’11 per cento. Tenendo conto di quanto avviene nella stragrande maggioranza dei Paesi mediterranei la Croazia può – o potrebbe – dirsi nella tradizionale “botte di ferro”. In realtà non è tuttavia così, perché il mese corrente sta continuando a sfornare giornate di tempo instabile, con poco sole, tante nuvole e temperature del mare che oscillano ancora tra i 19 e i 20 gradi.

Fa eccezione Pola, dove giorni fa la temperatura marina ha toccato i 23 gradi, di sicuro più gradita ai bagnanti. La nuvolosità variabile ha inciso negativamente soprattutto sui viaggi last minute, con gli interessati che preferiscono restare a casa invece di trascorrere le vacanze con l’ombrello aperto o tappati nelle strutture ricettive. «Le alluvioni all’estero – sostengono i lavoratori turistici croati – hanno avuto un contraccolpo negativo per l’industria turistica, con i potenziali vacanzieri che preferiscono non mettersi in viaggio». Non almeno fino a quando la situazione non si sarà normalizzata e il pericolo superato. A peggiorare il tutto sono i visti per l’ingresso in Croazia per i cittadini russi e ucraini. Il ministro del Turismo, l’istriano Darko Lorencin, ha visitato a tale scopo la Russia, proponendo una soluzione che è piaciuta alle autorità di Mosca. In 18 città della Russia con almeno un milione di abitanti, sono stati aperti uffici per i visti, che contribuiscono a snellire il rilascio degli stessi. Dal primo aprile l’ambasciata croata a Mosca ha rilasciato poco più di 13mila visti, mentre quotidianamente riceve da 1.000 a 1.500 richieste. L’anno scorso a soggiornare in Croazia sono stati circa 200mila villeggianti russi, l’8% in più rispetto all’anno precedente.

È dunque sempre più consistente la quota del mercato turistico croato formata dai vacanzieri della Russia. Stando agli addetti ai lavori, i visti costringeranno non pochi russi a rinunciare alla trasferta croata e a dirigersi verso i lidi del Montenegro, Paese che non prevede invece questo tipo di permesso.

Andrea Marsanich
www.ilpiccolo.it 14 giugno 2013

 

 

 

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