(ANSA) – ZAGABRIA, 19 FEB – Un giudizio positivo sul nuovo presidente croato Ivo Josipovic, insediatosi ufficialmente ieri nella carica, è venuto da Furio Radin, che al parlamento di Zagabria rappresenta la minoranza italiana in Croazia. "Josipovic è una persona brava, seria e competente, e questo è molto importante", ha detto all'ANSA l'on. Radin che é anche capo della commissione parlamentare per i diritti umani e le minoranze nazionali. "Il suo discorso di ieri è stato molto buono, bisognerà vedere se riuscirà ad attuare tutti i suoi propositi", ha aggiunto Radin.
Il nuovo presidente, parlando ieri nella cerimonia d'insediamento svoltasi all'aperto davanti a un migliaio di ospiti e invitati, si era soffermato tra l'altro sull'importanza del rispetto dei diritti umani e delle minoranze, definendo "inaccettabile" qualsiasi tipo di discriminazione. I diritti umani, aveva sottolineato, "sono una delle basi della democrazia croata", mentre "le minoranze nazionali e le loro culture sono una ricchezza e parte integrante del patrimonio storico e culturale della Croazia".
La situazione delle minoranze in Croazia, ha osservato Radin, é notevolmente migliorata a partire dal duemila, dopo l'uscita di scena di Franjo Tudjman, il primo presidente della Croazia indipendente morto nel 1999. Gli italiani – che sono circa 25mila concentrati in Istria, Dalmazia e Slavonia – vivono bene e non si sentono in alcun modo discriminati, anche perché nelle loro regioni vige il bilinguismo. In particolare, ha detto il deputato, "sono ottimi i rapporti con i croati in Istria, dove noi siamo il 10% della popolazione, ma dove il 50% parla italiano". Certo, ha affermato Radin, la storia delle foibe rimane, "ma l'impatto emotivo è già diverso rispetto agli anni della ex Jugoslavia". Furio Radin, 59 anni originario di Pola, è un veterano nel parlamento croato, essendo infatti uno degli unici tre deputati in carica ininterrottamente dal 1992. Molto popolare tra i politici di Zagabria, è al suo quinto mandato di deputato, al quale è stato eletto con l'88% dei voti. (ANSA).
