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La Bancarella del CDM al Circolo Lettori di Torino

La Bancarella, Salone del libro dell’Adriatico orientale, è sbarcata giovedì 27 marzo a Torino in un delicato equilibrio di accoglienza, stile e reciproca conoscenza. Molte persone, tante di origine istriana, fiumana e dalmata, sono intervenute in questa splendida dimora d’artisti e affamati di cultura d’ogni genere per ascoltare i brani scelti per la prima serata organizzata dal CDM di Trieste, incentrata su una selezione tratta dal romanzo “L’onda dell’incrociatore, di Pier Antonio Quarantotto Gambini. L’incontro letterario è stato scelto anche per adattarsi alle suntuose prospettive del Circolo dei Lettori, un posto che vale la pena descrivere per i molti che probabilmente non lo conosceranno. Situato in una delle lunghe vie centrali di Torino, il Circolo occupa il primo piano di un vasto edificio, vera perla d’architettura Art Noveau. Ma qui quello che potrebbe sembrare un privilegio borghese di pochi è invece uno spazio completamente accessibile al pubblico per tutta la giornata, grazie alla gestione illuminata della Provincia di Torino. Infatti, le sale che non sono adibite ad uffici sono un percorso che si divide in stanze di lettura, contigue con altre animate, letteralmente dalla mattina alla sera, da manifestazioni culturali e artistiche di varia natura. Il CDM arriva qui, quindi, con i suoi tanti libri che parlano anche a molta gente che non sa proprio come sia questa situazione “là sul confine”, e contemporaneamente agli esuli piemontesi, che ritrovano nella loro nuova casa molto di quanto ricordano, delle proprie origini e appartenenze.
La serata scorre velocemente sulle parole recitate di questo romanzo emblematico di Quarantotto Gambini, raccontato e analizzato peculiarmente dal critico letterario Patrizia Hansen. Sono molti gli esempi che quest’ultima sceglie per interpretare la scrittura dell’autore, aspra e caratterizzante per una Trieste in tensione, anche fra le onde che vanno e vengono nei suoi porticcioli. E’una storia che, senza mezzi termini, usa la vita e la morte, il sesso e il turbamento per inquadrare un luogo noto e forse anche difficile, malinconico, come può esserlo questa città.
Ma dopo i libri, le considerazioni e i ricordi, è tempo di riunirsi. La serata si è infatti conclusa con una degustazione di formaggi, miele e vini istriani, offerti dal Circolo Istria e graditissimi al pubblico. Insomma, un buon inizio e una felice conclusione per quella che è stato un assaggio del ciclo di incontri de La Bancarella, ospite del Circolo dei Lettori per altre due serate. Negli incontri seguenti, dei quali nei prossimi giorni faremo su queste pagine un ampio resoconto, c’erano altri brani tratti dal romanzo “La frontiera” di Franco Vegliani e le note dello spettacolo “Histria e oltre” del jazzista Mario Fragiacomo con il Mitteleuropa Ensemble. Questa parentesi torinese, nella sua estemporaneità, si spera possa essere stata solo un incipit per una storia condivisa fatta anche di novità, scambi d’idee e comuni emozioni.

Emanuela Masseria su www.arcipelagoadriatico.it  

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