La comunità italiana dell’Adriatico orientale ha celebrato il 2 Giugno

“L’intensificazione del bilinguismo”: è questo uno degli obiettivi fondamentali individuati dall’ambasciatore d’Italia a Zagabria, Paolo Trichilo, che durante il suo discorso in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica Italiana, organizzata dal Consolato generale d’Italia a Fiume, ha parlato delle prospettive per il futuro. L’ambasciatore ha definito la Comunità Nazionale Italiana come l’unico gruppo autoctono che vive fuori dai confini nazionali “che pur essendo sparso in Croazia e in Slovenia ha nell’unitarietà un’evidente caratteristica.

Paolo Trichilo ha ricordato lo spirito europeo, rafforzato dall’entrata della Croazia nell’eurozona e nell’area Schengen, e proprio in virtù di questo spirito ha ribadito l’importanza dell’estensione del bilinguismo, “con la lingua che è un valore aggiunto, come dimostrato dalle scuole italiane che sono aperte a tutti i bambini”.

Il ruolo della CNI

L’ambasciatore italiano in Croazia ha ricordato pure come la sua prima visita ufficiale fuori Zagabria è stata proprio quella alla Comunità Nazionale Italiana a Fiume, alla quale sono seguiti vari altri incontri e appuntamenti, con tanti altri che sono già in programma. Paolo Trichilo ha fatto una lunga serie di ringraziamenti, fra i quali evidenziamo quello alla Casa editrice EDIT, che segue tutti i suoi appuntamenti, e quello al Comites, che è stato definito “un’interessante miscela di elementi autoctoni e nuovi espatriati con un’età media di soli 35 anni”.

Di grande rilevanza è stato anche il discorso dell’onorevole Furio Radin, deputato della minoranza nazionale al Sabor, nonché vicepresidente del Parlamento di Zagabria. “Siamo qui a festeggiare non tanto la statualità, quanto la sua forma, la Repubblica, che nei nostri desiderata e nella Costituzione rimane fondata sui cittadini e sul loro lavoro”, ha affermato Furio Radin in un discorso molto articolato. Il vicepresidente del Sabor e parlamentare della CNI ha parlato della cultura e della gente come di valori fondamentali, che nella sua personale gerarchia dei valori vengono prima dello Stato e della nazione. Furio Radin si è soffermato anche a parlare di come sia giusto ricordare alcune vicende del passato, ma come queste non dovrebbero venire usate a fini politici, come invece alcuni continuano a essere intenzionati a fare.

Foto: La Voce del Popolo

Monumento alle foibe

Il vicepresidente del Sabor e deputato della CNI ha toccato anche il tema delle foibe, che è stato definito “l’ultimo tabù dell’Istria” e che a suo dire meriterebbero di essere ricordate nel giusto modo, con dei monumenti che ricordino innanzi tutto il dolore delle famiglie. Furio Radin non ha avuto problemi nel sottolineare che come si siano sentiti stranieri in casa propria gli italiani che sono rimasti a vivere dove erano nati, lo stesso destino era toccato a croati e sloveni nel periodo fra le due guerre mondiali, per rilevare poi anche lui lo spirito europeo come un motivo di speranza.

I valori europei

Infine il discorso di Patrizia Ruggiero, reggente del Consolato generale d’Italia a Fiume, la quale ha voluto ringraziare tutte le istituzioni della CNI e tutte le persone che le compongono per il contributo che danno quotidianamente alla conservazione della lingua e della cultura italiane in questi territori. Patrizia Ruggiero ha ricordato l’imminente appuntamento con le elezioni europee e la possibilità per gli italiani di votare anche in Croazia, spiegando come questa sia un’ulteriore dimostrazione della volontà di conservare i “valori fondativi della Repubblica: il ripudio della violenza, la difesa della democrazia e della libertà, la tutela dei diritti umani, valori universali e condivisi che rappresentano un patrimonio comune della grande famiglia democratica europea”.

Ricordiamo infine le aziende enogastronomiche italiane che hanno deciso di dare un contributo con partecipazione di prodotti a questa edizione della Festa della Repubblica organizzata dal Consolato generale d’Italia a Fiume: Uico (mixò Italia), Barancli gin, l’Azienda vinicola Busellato, Mister bio wine, l’Azienda Agricola Il Carpino e l’Azienda agricola Zago.

Moreno Vrancich
Fonte: La Voce del Popolo – 04/06/2024

La Voce del Popolo – 04/06/2024

 

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