La Comunità Italiana di Momiano ha celebrato la Madonna del Carmelo

Si è svolta a Oscurus, nei pressi di Momiano, la tanto attesa sagra in onore della Madonna del Carmelo, protettrice del pittoresco paesino. Questo evento annuale è particolarmente caro ai paesani, rappresentando un’occasione per riunirsi, celebrare la propria comunità e le tradizioni locali. L’atmosfera di festa si è diffusa per le vie di Oscurus, animate da musica dal vivo, balli e canti. Le note allegre hanno accompagnato le danze dei partecipanti, creando un ambiente di gioia e convivialità. La comunità si è stretta attorno a queste tradizioni, dimostrando ancora una volta il forte legame che unisce gli abitanti del luogo, dove non poteva mancare una tradizionale offerta enogastronomica, che ha permesso ai visitatori di assaporare le eccellenze del territorio.

Torneo di «mora cantada»

Uno dei momenti più attesi della sagra è stato il torneo di “mora cantada”, organizzato dal gruppo “MorIstri” della Comunità degli Italiani di Momiano. Questa antica tradizione ha visto la partecipazione sia dei bambini che degli adulti, che si sono sfidati con passione e abilità. Questo gioco tradizionale ha rievocato l’atmosfera di un tempo, coinvolgendo tutti i presenti in un’esperienza autentica. Tramandato di generazione in generazione, il gioco è stato il fulcro della prima giornata di festa, all’insegna del divertimento e della convivialità, incastonata nel contesto pittoresco della sagra paesana e che ha visto la partecipazione di 4 giocatori singoli “junior” e ben 46 adulti, suddivisi in 23 coppie.
La mora, un gioco di origine antichissima che richiede abilità, prontezza di riflessi e capacità di calcolo, ha attirato una vasta platea di spettatori, curiosi di vedere all’opera i concorrenti di tutte le età. Tra i bambini si sono distinti Ivan Compagnon di Udine (1º posto), Leo Labinjan di Cittanova (2º posto), Martina Civaschi di Udine (3º posto) e Manuel Scherlich di Oscurus (4º posto). I piccoli concorrenti hanno mostrato notevoli doti di concentrazione e un entusiasmo contagioso, ricevendo calorosi applausi dai presenti. La competizione tra gli adulti, invece, è stata più intensa. Vecchi campioni della mora, così come nuovi appassionati, si sono sfidati in partite avvincenti, mettendo in mostra una padronanza delle tecniche e una velocità di calcolo impressionanti. Le partite hanno offerto spettacolo e intrattenimento, tenendo tutti con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. Tra i “veterani”, a conquistare il primo posto del podio è stata la coppia Delgiusto – Kramersteter di San Pietro della Matta (Slovenia), seguita al secondo posto dalla coppia Vanja – Mattero di Caldier, mentre al terzo e quarto posto si sono classificate rispettivamente le coppie Grbac – Stranščak di Monte di Capodistria (Slovenia) e Stepančić – Maršić di Pregara (Slovenia).
A consegnare i premi ai vincitori che, oltre ad una coppa, erano composti pure da prodotti autoctoni quali formaggi, salami, vino e, per i più fortunati, un maialino, è stato il responsabile del gruppo “MorIstri” Kristjan Brajko. Questo è stato non solo un riconoscimento per le loro abilità nel gioco, ma anche per il loro spirito sportivo e il contributo alla salvaguardia della tradizione.

La “mora cantada” – Foto: CI Momiano

La tradizione al primo posto 

“La sagra paesana, che annualmente anima le vie del nostro borgo, è molto più di una semplice festa: è un’occasione per ritrovarsi, riscoprire le tradizioni e condividere momenti di gioia – ha rilevato Arijana Brajko Gall, presidente del sodalizio momianese –. Atmosfere colorate, profumi invitanti di specialità culinarie e musica tradizionale hanno fatto da cornice perfetta a una tre giorni ricca di convivialità. Questa ha rappresentato un momento di unione e celebrazione della nostra cultura. Questi giorni sono stati un tripudio di amicizia, calore e sorrisi. Un’atmosfera familiare ha pervaso ogni angolo del paese, rendendo questa festa un’occasione unica per ritrovarsi e condividere momenti di gioia. Eventi come questi sono fondamentali per mantenere vive le tradizioni e rafforzare il senso di comunità, offrendo al contempo momenti di puro divertimento per tutte le età. La comunità locale ha dimostrato, ancora una volta, come le tradizioni e la fede possano essere un collante potente, capace di unire generazioni diverse in un abbraccio collettivo. Non resta che aspettare la prossima edizione, certi che sarà ancora più coinvolgente e memorabile”, ha concluso Arijana Brajko Gall, sottolineando come quest’anno l’organizzazione dell’evento è stata firmata completamente dalla CI di Momiano, con il contributo della Città e dell’Ente turistico di Buie, dell’Unione Italiana e dell’Università popolare di Trieste per il tramite del Ministero italiano agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e per i diritti delle minoranze della Repubblica di Croazia.

In occasione della festa patronale non sono mancate le cerimonie religiose. La chiesetta locale, dedicata alla Madonna del Carmelo e a San Giorgio, ha ospitato la preghiera del rosario e una messa solenne, dove i fedeli si sono raccolti in preghiera, esprimendo devozione e gratitudine alla protettrice del paese.

Erika Barnaba
Fonte: La Voce del Popolo – 16/07/2024

 

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