Il colossale ponte, realizzato con capitali in gran parte dell’UE e da costruttori cinesi, che ha congiunto Sabbioncello con la Dalmazia centrale (andando a “chiudere” l’accesso a Neum, unico sbocco al mare della Bosnia-Erzegovina), potrebbe essere il primo di una serie di infrastrutture che riguarderanno l’arcipelago dalmata. Al fine di agevolare i collegamenti con le principali isole del frastagliato litorale adriatico orientale, Zagabria sembra interessata a costruire nuovi ponti e collegamenti che però, soprattutto secondo gli abitanti del posto, andrebbero a snaturare le caratteristiche di “insularità” che rappresentano una delle peculiarità di questo territorio sospeso tra terra e mare.