Tutt’altro che un semplice lavoro di ricerca, un’attività di gruppo smaltita entro breve tempo, il progetto “Cucando fra le pignate” è una vera e propria missione in corso: dura dall’inizio dell’anno scolastico 2014/2015, non accenna ancora a terminare, coinvolge tutte le insegnanti e la scolaresca delle classi inferiori dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, trasformatasi in fautrice del recupero del tradizionale ricettario veneto della Bassa Istria. Un vero viaggio a ritroso che affonda nel campo della salvaguardia, della conservazione e della divulgazione di un intero, ricco patrimonio culturale, popolare ed anche linguistico delle nostre terre, perché le ricette vanno spiegate in “polesan” e per capire meglio si fa pure ricorso alla poeticità commovente dei versi di Stefano Stell. Ma andiamo per ordine. Tutto era cominciato l’anno passato con un bel giro in gondola nel porto di Pola, la visita all'”Ecomuseo della batana” di Rovigno, la visione della mostra polese sui cibi. Ed è scattato il meccanismo del riconoscimento, il senso di appartenenza a una comune realtà storico-geografica. Niente di strano se come esito “xe vegnù l’idea de andar a parlar de tuto quel che de Venesia ancora profuma nei nostri piati”. E vai con la ricerca, a interrogare nonne e mamme, a spulciare ricette, a levare la polvere da vecchi libri di cucina, a comporre poesie, produrre disegni, fotografie, materiale digitale, video e audio, chiacchierate in classe. Sorprese pure le cuoche della mensa scolastica, dove si è lavorato di “mescola” per preparare manicaretti veneziani.
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