Nella giornata di ieri, giovedì 10 marzo, era sparito il palo che recava la tabella stradale con l’intitolazione a Norma Cossetto – Martire istriana(1920-1943) da poco inaugurato a Udine e che già alla vigilia dell’inaugurazione, avvenuta in occasione del recente Giorno del Ricordo, era stato divelto. Gesti, questi, che, per la presidente del comitato provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Bruna Zuccolin, «non meritano commenti. Non voglio dare visibilità a chi compie simili azioni», come ha dichiarato al Messaggero Veneto.
Tuttavia è stato ritrovato e già ripristinato il palo commemorativo intitolato a Norma Cossetto. Rinvenuto questa mattina in via Attimis, a qualche centinaio di metri dalla sua sede, è stato nuovamente piantato a terra dagli operai comunali verso le 10.30. Per evitare nuovi, spiacevoli atti vandalici, è stata aggiunta una piccola colata di cemento. Sul posto, il sindaco Pietro Fontanini e l’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani.
“Ringrazio i dipendenti – così Fontanini- per essere stati solerti e solleciti nel rintracciare e rimettere il palo al proprio posto. Di certo, non mi stanco di stigmatizzare e condannare atti gravi, che offendono la memoria di una ragazza che ha subito violenze feroci ed è stata massacrata dai suoi aguzzini per ragioni di bieca ideologia. Inutile fingere di fare i sepolcri imbiancati: il gesto dell’altra notte ha una matrice politica marcata”.
Ciani aggiunge: “Un paio di anni fa erano successe vicende analoghe al parco Martiri delle Foibe. Siamo al cospetto di persone che vogliono negare eventi drammatici che, invece, devono essere raccontati e conosciuti”.
Sindaco e assessore valuteranno come disporre l’area di un sistema di videosorveglianza. “Per ora – chiudono – confidiamo nell’intelligenza delle persone e speriamo che il cemento funga da deterrente per certe iniziative squallide”.
Fonte: Il Friuli – 11/03/2022
A parziale consolazione di questo ennesimo vilipendio, segnaliamo che nel Comune di Canna, in provincia di Cosenza, è stata presentata la richiesta di installare una panchina tricolore proprio in memoria di Norma Cossetto.
Premesso che la legge n. 92 del 30 marzo 2004 istituisce il Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Per opera delle milizie comuniste agli ordini del maresciallo Tito, furono uccisi e gettate nelle foibe carsiche, diverse decine di migliaia di italiani residenti in Istria.
Considerato che tra le vittime vi era Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana, vittima di violenze inaudite e infine gettata in una foiba, uccisa dai partigiani di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943;
–considerato che in data 9 dicembre 2005 a Norma Cossetto é stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)”
-evidenziato che per la prima volta nel 2019 il Presidente del Parlamento Europeo ha presenziato all’annuale commemorazione presso la Foiba di Basovizza vicino a Trieste nel 2019 rendendo onore alle vittime con la deposizione di una corona d’alloro e dichiarando “negare significa essere complici”, un messaggio forte ed importante, questo, che mira a smuovere le coscienze dell’intera comunità europea;
-preso atto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in data 9 febbraio 2020 ha affermato che “Il giorno del ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004 contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli Italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.”
-visto che Norma Cossetto rappresenta la drammaticità del sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione;
-considerato inoltre che nel nostro Comune di Canna non esiste un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina, vittima dell’odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell’orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento comunisti dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali;
-ritenuto che per le ragioni sopra esposte sia opportuno intitolare un luogo pubblico del nostro Comune a Norma Cossetto e ai “Martiri delle Foibe”
chiedo al Sindaco e alla Giunta comunale di individuare, entro un anno, un luogo pubblico del Comune di Canna da intitolare a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al Merito Civile e ai “Martiri delle Foibe”, posizionando su tale luogo una “panchina tricolore” anche in ricordo dei 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati costretti ad abbandonare le proprie terre e i propri affetti.
Dr. Antonio Turchitto
Ex Capogruppo consiliare di Minoranza del Comune di Canna