La mostra Il grande esodo da Fiume nasce dal ritrovamento di documenti relativi alla mia famiglia, esule da Fiume. Dopo lunghe e minuziose ricerche durate due anni, sono riuscito a ripercorrere tutta la vicenda famigliare, vittima come molti giuliani, dalmati e fiumani di vicende legate alla storia del confine orientale italiano. Capire le vicende famigliari, chi ha esodato e chi è rimasto, non è stato semplice, se non considerando e studiando il contesto storico in cui si sono succedute vicende belliche, politiche e sociali, che hanno riguardato tutta la popolazione italiana autoctona dell’Adriatico orientale.
Nella mostra, divisa in capitoli, è descritta con testimonianze, fotografie e documentazioni la storia del capoluogo del Carnaro, dalle sue origini, arrivando ai bombardamenti anglo-americani, all’occupazione tedesca e successivamente a quella titina del 3 maggio 1945.
Con il trattato di pace del 10 febbraio 1947 si apre il capitolo esodo, dove l’80% dei fiumani lasciò la città. Questa diaspora, che coinvolse pure decine migliaia di persone in tutta la penisola istriana (nelle città si ebbe il picco più alto) si riversò nei Centri di Raccolta Profughi, allestiti sul territorio italiano convertendo ex campi di prigionia, caserme e scuole per al fine di accogliere questa popolazione che aveva scelto di rimanere italiana. Nella mostra ho dato importanza al campo di Laterina (Arezzo), ove la mia famiglia ha vissuto per due anni, arrivando poi a Cremona, dove soggiornò per vari mesi sia alla scuola materna Martini sia nella caserma di Villa Glori.
Ho dato rilevanza anche all’aspetto scolastico a Fiume, tra il fascismo prima e il comunismo dopo, ricordato figure illustri fiumane anch’esse esodate. Sono state inserite fotografie inedite mai pubblicate prima relativamente ai bombardamenti subiti dalla città. Tutto questo lavoro è stato seguito da vicino dall’Archivio Museo Storico di Fiume con sede al Quartiere Giuliano-dalmata di Roma e dall’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio. Un ringraziamento comunque è doveroso farlo a tutte quelle persone e associazioni che mi hanno aiutato in questa realizzazione.
Finora la mostra è stata esposta grazie anche alla collaborazione con i Comitati provinciali dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia a Padova, Torino e Bologna, nonchè in diverse località delle province di Bergamo, Brescia e Piacenza. L’esposizione è costituita da 35 pannelli formato 50 x 70. Per ulteriori informazioni e per organizzare l’allestimento della mostra: tizianobellini@alice.it
Tiziano Bellini
Delegato provinciale di Cremona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia