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La nuova «Battana» dà spazio ai giovani (Voce del Popolo 14dic12)

È incentrata sulla poesia e su lavori di ricerca il numero 186 (ottobre – dicembre 2012) del trimestrale di cultura “La battana”. Un fascicolo speciale, come premette Corinna Gerbaz Giuliano, caporedattrice della rivista, che si inserisce nelle celebrazioni del 60.esimo dell’EDIT con un contributo singolare, teso a fornire la dimensione futura dell’ente. Infatti, il corpo centrale è riservato alle giovani forze, a ricercatori e studiosi che negli ultimi tempi hanno conseguito risultati spesso brillanti.

 

Si parte con Maja Đurđulov, che in “Enrico Burich, mediatore di culture”, esplora la figura e la ricca attività culturale di Enrico Burich (Fiume, 1889 – Modena, 1965), noto germanista e traduttore dal tedesco, nonché preside del Liceo scientifico fiumano. Burich fu, tra l’altro, autore di lettere circolari durante la Seconda guerra mondiale, con le quali si fece portavoce di una parte della cittadinanza di Fiume, ovvero quella di nazionalità italiana, rivolgendosi a quei fiumani che “si erano impegnati nell’irredentismo, che avevano combattuto nella Prima guerra mondiale e poi lottato con la speranza di vedere la propria città annessa al resto d’Italia”, rileva la Đurđulov.

 

Marin Rogić, giornalista del nostro quotidiano, tratta della nascita del teatro in Croazia, più precisamente nella città di Ragusa in epoca rinascimentale. E prende in esame un gruppo di scrittori che pongono le basi dell’arte drammatica prima dell’arrivo del grande commediografo Marin Držić, ovvero Marino Darsa, e cioè Đore Držić, Mavro Vetranović, Nikola Nalješković e Hanibal Lucić. La storia delle parole nel dialetto fiumano è stato invece il tema della tesi di laurea di Kristina Blecich, che, partendo dall’analisi etimologica di diversi termini del lessico fiumano, con particolare accento su quelli di origine latina, slava e germanica, si sofferma a spiegare le particolarità, l’evoluzione e i cambiamenti subiti dalla parlata. Nel saggio vengono spiegate pure le basi del bilinguismo, del contatto linguistico e dell’interferenza; non mancano cenni storici sul tormentato passato della città.ùì

 

Inoltre, la 186.esima “Battana” contiene – nella sezione Saggi – un ampio contributo dello scrittore e poeta connazionale Giacomo Scotti, “Il mondo in versi di Mario Kezić, Ljerka Car Matutinović e Enes Kišević” (note biografiche e una selezione di poesie); segue una cernita di poesie di Ivan Pozzoni, intitolata “Frammenti ametrici”. La parte finale della rivista è riservata al libro “Orientalismi italiani 2” (a cura di Gabriele Proglio, Edizioni Antares, 2012), recensito da Nelida Milani Kruljac, e al volume “L’isola di Cherso”, di Tarcisio Bommarco (Del Bianco editore, Udine, 2012), di cui si occupa Giacomo Scotti. Da rilevare infine che la copertina e le illustrazioni all’interno della rivista riportano lavori realizzati dagli attivisti del gruppo di ceramica della Sezione arti figurative “Romolo Venucci”, operante in seno alla Comunità degli Italiani di Fiume.

 

(fonte “la Voce del Popolo” 14 dicembre 2012)

 

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