La Carovana della pace, che parte oggi per un percorso alla scoperta dei Balcani funestati dall’ultima guerra “non sono soldi buttati, ma uno dei progetti più importanti della Provincia di Gorizia”. A sottolinearlo convintamente è stato ieri l’assessore Federico Portelli durante la presentazione dell’iniziativa che ha come orizzonti la cooperazione decentrata e la sensibilizzazione alla pace. Un monito che in Friuli Venezia Giulia bisogna fare sempre, in quanto è molto difficile far passare un messaggio che appare scontato dopo più di cinquant’anni di relativa assenza di conflitti in casa propria. E tutto questo nonostante il Premio Nobel per la Pace assegnato l’anno scorso all’Unione Europea: “Non possiamo dimenticare – afferma Portelli- che proprio vent’anni fa una parte importante dell’Europa fu trascinata in guerra e nuovi genocidi come quello di Srebrenica furono compiuti con la complicità o con il disinteresse delle Cancellerie europee”.
Per questo la Carovana organizzata dall’associazione Tenda per la pace è soprattutto un viaggio di formazione rivolto ai giovani (28 in tutto). Da quest’anno, dopo cinque edizioni, la proposta si apre a presenze da tutto il territorio nazionale e alla comunicazione, visto che dei report quotidiani finiranno sul noto sito www.meltingpot.org. Si tratta di un’iniziativa finanziata con bandi regionali nell’ambito del contenitore Form@InNova con 80mila euro. Molti di meno serviranno invece per il viaggio in bus che toccherà, fino all’11 agosto Zagabria, Belgrado, Bratunac, Tuzla, Sarajevo, Mostar.
Qui i carovanieri incontreranno persone e associazioni per capirne il passato e il presente, nella consapevolezza che l’ultima guerra dei Balcani è successa nella stessa Europa in cui abitiamo, insieme a fenomeni complessi e indistricabili come quelli dei profughi, dei rifugiati, dei richiedenti asilo, che saranno anche in qualche modo il cuore del viaggio. La comitiva visiterà infatti la Cooperativa Insieme di Bratunac (Bosnia) che favorisce proprio il rientro di chi ha dovuto abbandonare forzatamente la propria terra. Form@InNova proprio qui svolge le sue attività di cooperazione decentrata sviluppando le attività agricole, imprenditoriali e formative della Cooperativa insieme ai partner Ires, Kallipolis, Tenda per la Pace e i diritti, con la municipalità di Bratunac e altri soggetti locali.
Emanuela Masseria su “la Voce del Popolo” del 2 agosto 2013