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La posizione del Governo sulla minoranza in Croazia

Quattro mesi fa l'On. Rampelli ha proposto un'interrogazione parlamentare al Governo su "quale sia la posizione del Governo italiano in merito all'ingresso della Croazia nell'Unione europea e in che modo intenda tutelare i nostri connazionali che vivono ancora oggi in Istria, Fiume e Dalmazia, una volta acquisito lo status di cittadini comunitari."

E' pervenuta la risposta del Governa, a firma del Sottosegretario Crucianelli e che qui riportiamo per intero, in quanto -siamo sicuri- vi suggerirà interessanti spunti di riflessione.

 

"L'Italia sostiene il processo di avvicinamento di Zagabria all'Unione Europea, anche nella convinzione che tale prospettiva rappresenti il migliore incentivo per promuovere il completamento delle riforme e sia un importante fattore di rafforzamento della stabilità nella regione. Tale traguardo apre prospettive di crescita economica e sociale per la Croazia da cui potranno trarre beneficio anche le relazioni bilaterali con l'Italia.
 La nostra linea nei confronti di Zagabria ha prodotto alcuni risultati positivi tra i quali la decisione della Croazia, nell'ottobre 2006, di aprire il mercato immobiliare anche ai cittadini italiani non residenti: una misura da tempo sollecitata dall'Italia.

Il Ministero degli affari esteri segue con la massima attenzione lo sviluppo dei negoziati per l'adesione della Croazia all'Unione Europea con la convinzione che tale processo dischiuda nuove opportunità per trovare una soluzione alle questioni tutt'oggi pendenti con il nostro Paese e per rafforzare ulteriormente la tutela della minoranza italiana in Croazia, in linea con il quadro giuridico e normativo previsto dall'acquis comunitario.

Per quel che concerne la questione dell'accesso al mercato immobiliare croato, l'Italia ha accolto con favore la decisione della Croazia (21 ottobre 2006) di porre fine alla ingiustificata discriminazione, che si registrava a danno di cittadini italiani e di altri Paesi comunitari, accettando di rispettare gli obblighi previsti dall'articolo 60 dell'Accordo di stabilizzazione e di associazione.

Riguardo alla tutela delle minoranze, sotto Presidenza portoghese inizierà l'esame del capitolo negoziale pertinente (n. 23 – Potere giudiziario e libertà fondamentali) e da parte italiana non si mancherà di vigilare con grande attenzione, affinché la Croazia proceda ad un rigoroso e puntuale adeguamento della sua legislazione alle regole stabilite dall'Unione. Come noto, il rispetto dei diritti delle minoranze è uno dei principi cardine del processo di adesione, come stabilito dal Consiglio di Copenhagen del 1993.

Come noto, attualmente sono circa 30.000 i componenti della Minoranza italiana autoctona che vivono nei territori di tradizionale insediamento, in particolare in Istria e nel Quarnero oltre che in Dalmazia.
 
 La tutela della nostra Minoranza è oggetto di costante attenzione da parte delle rappresentanze diplomatico-consolari italiane. Peraltro, va segnalato come nella regione istriana viga il bilinguismo amministrativo italiano-croato.
 
Numerose municipalità istriane hanno adottato nei propri statuti comunali il bilinguismo integrale (18 complessivamente, tra cui Pola, Rovigno, Buie, Umago, Cittanova, Dignano, Parenzo).
 
Inoltre, va ricordato come l'attuale Governo croato, guidato dal Primo Ministro Ivo Sanader, leader dell'HDZ (Comunità Democratica Croata), benefici dell'appoggio esterno dell'On. Radin, parlamentare eletto in rappresentanza della Minoranza. Ciò a seguito della firma di un accordo di programma contenente precise garanzie da parte croata in materia di tutela della nostra Minoranza.

Il sostegno a favore della Minoranza si basa sul dispositivo normativo della Legge 193 del 2004 per un ammontare di 4.560.000,00 Euro, ora oggetto di proroga triennale per il periodo 2007-2010. A tale strumento va aggiunto l'impegno finanziario, attualmente di 2.674.000,00 Euro, a favore dell'Università Popolare di Trieste che opera nell'interesse della Comunità italiana nell'intera ex Jugoslavia (di cui alla legge 960/82).
 
La Regione Friuli-Venezia Giulia, dal canto suo, contribuisce con un'erogazione di 1.032.913,00 Euro a favore della nostra Minoranza in applicazione alla legge Regionale 79/1978.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Famiano Crucianelli."

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