Nota del presidente dell’Anvgd Codarin su quanto accaduto alla Foiba di Basovizza

«È sicuramente opera di persone che non vedono di buon occhio la storica visita dei due presidenti, sloveno e italiano, alla Foiba di Basovizza avvenuta lo scorso 13 luglio 2020». Questo il commento del presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin, in merito alle scritte apparse nella mattinata di oggi su quello che è il monumento nazionale simbolo del ricordo di tutte le vittime delle foibe.
“Italia m***a, Trieste è Territorio Libero”, questa la scritta, in uno sloveno non del tutto corretto, apparsa proprio nella giornata del 2 giugno, in cui si celebra la festa della Repubblica. «Non ci sono firme che riconducano a un preciso movimento – sottolinea Codarin -, ma si tratta certamente di qualche sloveno che pretende di rimettere indietro le lancette della storia, cercando un pretesto per fermare il dialogo crescente fra l’Italia e la Slovenia, teso alla ricerca della verità e del rispetto delle rispettive memorie. Ci spiace per queste persone, ma non riusciranno nel loro intento».

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