L’obiettivo è uno solo: uscire dal territorio croato, varcandone illegalmente il confine, e arrivare in Slovenia. Un trampolino “facile” verso i Paesi più ricchi dell’Unione europea. È emergenza clandestini a Fiume e dintorni. Soprattutto negli ultimi mesi, infatti, un numero crescente di clandestini sta tentando di raggiungere la Slovenia da zone situate poco a nord di Fiume, una trentina di chilometri o giù di lì. La grande maggioranza degli immigrati, in verità, vengono fermati e rispediti nei centri di accoglienza croati, situati a Zagabria, Kutina e a Valbandon, nelle vicinanze di Pola.
Non possono essere espulsi dalla Croazia perché una volta acciuffati chiedono puntualmente asilo. E quindi, fino alla conclusione del procedimento, beneficiano dello status di richiedente asilo e pertanto possono muoversi liberamente in tutto il Paese. Ma resta il fatto che il flusso verso ovest è praticamente inarrestabile, con clandestini che arrivano specialmente da Afghanistan, Pakistan, Palestina, Iraq e Iran, provenienti illegalmente da Serbia e Bosnia ed Erzegovina, oppure direttamente dalla Grecia, nascosti a bordo di automezzi pesanti.
Gli immigrati si dirigono verso il confine partendo dai centri d’accoglienza e servendosi di treni, pullman e anche taxi. Dopo essere scesi, si incamminano da soli o aiutati da guide, orientandosi grazie ai tralicci dell’alta tensione, alla ferrovia e alla strada in direzione di Rupa e Sappiane. Sono tanti i sentieri praticati dagli immigrati, specie nei pressi delle località di confine di Clana e Lisac. Nel 2012, stando ai dati forniti dalla questura di Fiume, i poliziotti croati e sloveni hanno fermato in tutto 1088 clandestini.
Di questi, 486 erano riusciti ad entrare in Slovenia per poi essere bloccati e quindi fatti rientrare in Croazia. Sono state invece 602 le persone che non ce l’hanno fatta a varcare la frontiera. I primi due mesi del 2013 hanno evidenziato un aumento davvero preoccupante di passaggi illegali, tentati o portati a termine. Gli agenti croati sono riusciti a fermare 284 persone, il che su base annua rappresenta una lievitazione di addirittura il 592 per cento. I passaggi tentati hanno riguardato 199 persone (+485 per cento), mentre la Slovenia ha “restituito” alla Croazia altri 85 clandestini (+ 1115 per cento). Nel corso di febbraio la polizia ha pizzicato pure tre passeur, due croati e un pachistano. Secondo Ivica Baricevac, responsabile per il settore immigrazioni illegali della questura fiumana, un piccolo numero di persone riesce comunque a raggiungere Trieste, dove le possibilità di integrazione o di trasferimento nell’Europa occidentale sono maggiori.
Andrea Marsanich
“Il Piccolo” 13 marzo 2013
Clana, uno dei valichi utilizzati da passeur e clandestini (foto www.panoramio.com)