Cinquantuno opere di diciassette artisti per raccontare quello che è l'attuale panorama della scultura croata, in una mostra itinerante che dopo Vienna, Berlino, Bratislava e Zagabria giunge anche a Trieste, ospitata nel Salone degli Incanti dell’ex pescheria di riva Nazario Sauro da oggi fino al 16 giugno. Un'esposizione importante per la giovane repubblica balcanica, per cui si sono mobilitati i grandi nomi dell'assetto istituzionale croato: all'inaugurazione della mostra, stasera alle 19, sarà presente anche il Ministro della Cultura Božo Biškupic, oltre all’ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia Tomislav Vidoševic, al console generale Nevenka Grdinic, al console Neven Marcic e alla direttrice del Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia Jasminka Lokas-Strpic.
A rappresentare la scultura croata contemporanea, spiega la curatrice della mostra Jasminka Poklecki Stošic (Galleria Civica Klovicevi Dvori di Zagabria) saranno artisti e artiste appartenenti a tre diverse generazioni, che hanno esposto in patria e all'estero in prestigiosi musei e gallerie: ci sarà la vecchia guardia, presente con Ivan Kožaric e Marija Ujevic-Galetovic, la generazione di mezzo (Slavomir Drinkovic, Peruško Bogdanovic, Vladimir Gašparic Gapa, Dalibor Stošic, Matko Mijic, Petar Barišic, Mirko Zrinšcak, Ljubo de Karina, Damir Mataušic, Kuzma Kovacic e Kažimir Hraste) e i nuovi talenti usciti dall'Accademia delle arti figurative di Zagabria, con Siniša Majkus, Alem Korkut, Marina Bauer e Božica Matasic.
Diverse a livello espressivo e tematico, le opere in esposizione spaziano dai classici ritratti e dalle interpretazioni del patrimonio culturale e mitologico nazionale alle forme astratte e alle soluzioni concettuali, a dimostrare la dimensione europea della società e dell'arte croata. Più tradizionali invece sono i materiali utilizzati, con la preminenza di opere in pietra, legno e bronzo, fatta eccezione per le nuove generazioni, che utilizzano resine epossidiche, alluminio, cristallo, fili d'acciaio e vetro e i cui lavori si discostano dalla tradizione per muoversi in un ambito sperimentale, alla ricerca delle possibilità espressive offerte dalle moderne tecnologie.
La mostra, promossa e realizzata dal Ministero della Cultura della Repubblica di Croazia e dal Consolato Generale, in collaborazione con il Comune di Trieste, è a ingresso libero e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20.
«Se c'è qualcosa che può unire due popoli – ha commentato ieri, in occasione della presentazione, il sindaco Roberto Dipiazza – è senz'altro la cultura. Questa rassegna rappresenta un’importante tappa di avvicinamento fra l’Italia e la Croazia, per proseguire in quel cammino che ci vede vicini a questa giovane repubblica posta sull’altra sponda dell’Adriatico anche per quanto riguarda il suo ingresso nell'Unione Europea, per il quale ci siamo battuti e continueremo a farlo, con il ministro Frattini».
Giulia Basso