ANVGD_cover-post-no-img

La Sinagoga e il segreto di Carlo Morpurgo (Il Piccolo 01 set)

Nel cuore della Sinagoga di Trieste si cela una storia che ha dell’incredibile e narra il miracoloso salvataggio, negli anni dell’occupazione nazista, delle memorie più care alla Comunità ebraica di Trieste. A raccontarla per la prima volta al grande pubblico è la mostra “1912-2012 Cent’anni della Sinagoga di Trieste-Carlo Morpurgo, la tragedia di un uomo giusto” che s’inaugura domani alle 11, nella Giornata europea della cultura ebraica, al Museo della Comunità “Carlo e Vera Wagner” in via del Monte 5. Curata da Daniela Gross, Claudio Ernè e Mauro Tabor, con un progetto multimediale di Ariel Haddad, allestimento e grafica di Nanni Spano ed Emilio Porto, l’esposizione è realizzata con il patrocinio della Provincia e del Comune di Trieste.

 

È un progetto complesso, frutto di una lunga ricerca negli archivi, che nasce dal desiderio di restituire al racconto collettivo una figura di grande spessore etico e civile inserendola nel quadro che più le è proprio: la storia della Sinagoga di Trieste che quest’anno festeggia cent’anni. Una carrellata d’immagini d’epoca alternate a scatti contemporanei, realizzati da Claudio Ernè, ci guida dunque nel travagliato secolo di vita del grande Tempio e, per la prima volta, nella stanza segreta che segnò la salvezza degli oggetti rituali dell’ebraismo triestino e l’inizio della tragedia di un uomo giusto. Vi sono i progetti per realizzare la monumentale Sinagoga, uno degli edifici emblematici della Trieste multireligiosa, simbolo evidente del ruolo raggiunto dalla Comunità nella vita economica e culturale della città nella prima metà del Novecento.

 

Poi le foto scattate da celebri fotografi, tra cui Ugo Horn, Carlo Wernigg, Adriano Cadel e Pietro Opiglia, all’indomani dell’inaugurazione, alcune delle quali inedite. E infine le foto degli anni che vedono il secolo precipitare nell’orrore della guerra e della persecuzione nazifascista. Il protagonista di questa vicenda che, come un romanzo a tinte forti, intreccia vita e morte, guerra, coraggio e un’incrollabile fede nel futuro è Carlo Morpurgo. All’epoca ha poco più di cinquant’anni e da poco ha assunto l’incarico di segretario della Comunità. È lui, nell’estate del ’43, a comprendere che la situazione sta volgendo al peggio e a convincere il Consiglio a mettere in salvo i rotoli della Torah, centrali nella preghiera collettiva, gli argenti rituali e i documenti più antichi riponendoli in una stanza nascosta nella Sinagoga. La porta sarà murata e coperta da un pesante armadio. Assente dalle piante dell’edificio e asimmetrica rispetto alla disposizione degli altri ambienti, non sarà mai individuata dai nazisti che requisiscono il Tempio e lo utilizzano quale deposito di libri e opere d’arte razziati. Carlo Morpurgo sa che la fine si avvicina. Ma rimane al suo posto, unico riferimento istituzionale per i correligionari che non hanno potuto lasciare la città. Sarà arrestato il 19 gennaio 1944 e rinchiuso al Coroneo per quasi otto mesi.

 

Un tempo lunghissimo, in cui sarebbe stato sottoposto a interrogatori e sevizie per indurlo a parlare. Non rivela nulla e il 2 settembre è deportato ad Auschwitz, dove muore due mesi dopo. Nell’immediato dopoguerra la stanza viene riaperta, i rotoli della Legge e gli oggetti tratti dal buio della cassaforte ritrovano il loro posto nella Sinagoga, dove ancora oggi sono utilizzati dalla Comunità per la preghiera. L’antica tradizione si rinnova, di generazione in generazione, come Morpurgo aveva sognato. Domani sono in programma visite guidate gratuite ai siti ebraici. In Sinagoga alle 15, 16, 17, 18; al Cimitero alle 10, 11, 12; al Museo dalle 16 alle 19.30 incontri con i volontari della Comunità. Due passeggiate ebraiche prendono il via alle 10 e alle 16 dalla Sinagoga e attraverso i luoghi ebraici raggiungono il museo. Informazioni su www.triestebraica.it. La mostra rimane aperta fino al 30 dicembre (lunedì, mercoledi, venerdì e domenica 10-13; martedì e giovedì 16-19).

 

Paola Targa

“Il Piccolo” 1° settembre 2012

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.