LETTERE
La parziale conoscenza della storia di Perrone non mi colpisce più di tanto. Avesse presenziato alla cerimonia della Xa Mas avrebbe sentito reduci affermare: non eravamo fascisti, eravamo solo per l’Italia e per quella avevamo deciso di combattere. Nel loro motto “per l’onore” è racchiuso tutto il significato di uomini e donne che, pur sapendo di combattere una guerra già persa, decisero di immolarsi per impedire che lo straniero, dai quattro punti cardinali, calpestasse il suolo patrio.
Non ha sentito nemmeno il racconto di quando il comando tedesco di Gorizia impose l’ammaina bandiera italiana nel comando della Xa e per risposta ricevette un netto rifiuto e gli uomini in grigioverde accerchiarono il comando tedesco pronti ad occuparlo. Non sa nemmeno che fra pochi giorni, militari inglesi e americani, si recheranno a Nettuno al cimitero monumentale e renderanno omaggio anche ai caduti della Xa Mas, certo loro avversari, ma che ricevettero l’onore delle armi per il comportamento in battaglia, per il valore e per il rispetto delle leggi di guerra.
Anche questa è la storia che questi anziani, ormai veramente pochi, sanno raccontare per emozionare chi ha passione della vera storia e dell’eroismo di ideali tricolori. Ai partigiani della Osoppo trucidati dai loro stessi compagni, come ai reduci della Xa va tutto il mio rispetto ed il doveroso omaggio di amministratore di una città italiana che conserva nel proprio cimitero morti di entrambe le fazioni, di diverse nazionalità e credo. Che ha pagato due redenzioni e due guerre per l’amore che i propri cittadini avevano nell’Italia. Che cerca ancora i tanti fratelli uccisi senza un luogo dove mettere un fiore, dalla barbarie comunista di Tito. Nell’onestà intellettuale di rispettare entrambe, pur comprendendo la storia e le diverse ragioni di un conflitto fortunatamente lontano, sta la differenza di chi ama il proprio paese ed i propri simboli ed invece di chi vorrebbe la salma di Lenin portata a Roma.
Fabio Gentile, presidente provinciale Alleanza Nazionale, Gorizia