La storia dimenticata degli istriani nella Landschutz

Nuovo appuntamento con le videoconferenze del giovedì a cura di Anna Maria Crasti, vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Giovedì 26 settembre alle ore 18:00 sulla pagina Facebook ANVGD di Milano, Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia ci sarà la videoconferenza di Paolo Crippa (cultore di storia militare e coautore di La Landschutz del Litorale Adriatico)

LA STORIA DIMENTICATA DEGLI ISTRIANI NELLA LANDSCHUTZ

che potrà essere in seguito rivista sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.

Come ormai avviene regolarmente, alla diretta prenderanno parte anche gli studenti milanesi del Gruppo dei Giovani.

Dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, la prima ondata di stragi nelle foibe compiute in Istria e Dalmazia dai partigiani comunisti jugoslavi e l’occupazione tedesca delle province del confine orientale italiano, di fatto annesse al Reich tedesco con la creazione della Zona di Operazioni del Litorale Adriatico, le autorità militari germaniche decretarono la costituzione di reparti di autodifesa territoriale, formati da cittadini italiani, sloveni e croati, da affiancare alle unità tedesche nella lotta antipartigiana.

Si organizzò così la Landschutz, un corpo arruolato su base etnica, che doveva “contribuire al mantenimento dell’ordine e della sicurezza”, formalmente costituito dal Supremo Commissario Rainer il primo ottobre 1943.

Nel variegato panorama dei reparti creati nel corso della guerra con personale non tedesco, non si è mai data sufficiente rilevanza a queste piccole unità di Difesa Territoriale: Paolo Crippa e Giovanni Maressi, con il volume La Landschutz del Litorale Adriatico (Luca Crestini Editore – Soldiershop, 2021) tradotto anche in inglese, cercano di fornire un’analisi quanto più possibile approfondita della vita operativa della Landschutz.

 

 

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