“La Trieste di Tomizza. Itinerari”. È il titolo del volume (Comunicarte Edizioni, Trieste 2013, 208 pagine illustrate a colori) che ci conduce alla riscoperta di Fulvio Tomizza, scrittore originario di Materada, il “cantore dell’Istria”, terra che costituisce il nucleo centrale e pulsante dei suoi romanzi. In questo caso, invece, si viaggia nei luoghi-simbolo che hanno ispirato lo scrittore a Trieste, lungo strade, piazze e luoghi che ospitano le sue opere letterarie. Il libro, a cura di Stella Rasman e Patrizia Vascotto, sarà presentato stasera alle ore 18 alla libreria Ubik (Galleria Tergesteo) di Trieste.
Accanto alla pubblicazione, che si presenta in veste aggiornata (l’ultima edizione era uscita nel 2009, a cura del Gruppo ’85, in copie ridotte), edita in due lingue, italiano e inglese, sono stati stampati i pieghevoli illustrativi degli itinerari della “Trieste di Tomizza”, riprodotti in italiano, inglese, sloveno e croato. L’opera, attraverso quattro itinerari accompagnati da oltre 100 immagini, fa da guida alla scoperta di Trieste, seguendo la vita e l’opera di Fulvio Tomizza.
È questo, dunque, un modo nuovo per conoscere la città e l’opus dello scrittore istriano che scelse la città di Svevo, Saba e Pahor come seconda patria. All’interno, 16 luoghi concreti: il Giardino pubblico, viale XX Settembre, la Sinagoga, il Carcere, il Tribunale, piazza Oberdan, il Narodni Dom, la Stazione Ferroviaria, la Chiesa Evangelico-Luterana, il “Canale”, con Palazzo Gopcevich, piazza Ponterosso, Chiesa di Sant’Antonio, Buffet da Pepi, piazza Unità e Molo Audace, Basilica di San Silvestro e Chiesa di Santa Maria Maggiore, Cattedrale di San Giusto.
È grazie alle opere di Tomizza che anche il grande pubblico internazionale ha conosciuto la tragedia della penisola istriana, radicata nel cuore dell’Europa, destinata nei secoli ad essere divisa/condivisa/contesa da tre popoli e nazioni. Questa pubblicazione ci rinnova il ricordo di Tomizza amoroso conoscitore di Trieste e passeggiatore solitario tra le sue strade affollate in tante comuni giornate di vita. Non era difficile infatti vedere Tomizza attraversare la città con la sua caratteristica aria dimessa e pensosa, a volte con una ordinaria borsa di nylon in mano, forse ricettacolo di un po’ di spesa raccomandata dalla sua amatissima moglie.
Di Tomizza va ricordata la sua spontanea umiltà, la sua umanità generosa, sempre naturale e mai costruita, come era logico per un uomo come lui, che aveva conosciuto le durezze della vita sin da ragazzo e sapeva bene che cos’era la sofferenza impotente. Tuttavia in lui questa umanità semplice e immediata, che gli illuminava sempre gli occhi ridenti e profondi, era anche molto di più di una radicata consuetudine contadina e di un habitus famigliare: era qualcosa di “suo”, intimamente “suo”, un’apertura di tutta la sua anima alla vita e all’anima degli altri, senza calcolo, ragionamenti o questioni di etichetta. Era una persona accogliente, ospitale, gentile, ma sempre nel suo stile dimesso e raccolto.
È un bel cammino, un viaggio anche verso l’altro, alla scoperta della sconosciuta realtà del vicino, per ampliare gli orizzonti culturali, valicare i confini del mondo e dell’uomo di frontiera. Se “il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (Proust) e “il viaggiatore non ha mai per meta un luogo, ma una nuova visione delle cose” (Miller), anche questa preziosa “guida” fornisce al lettore nuovi occhi e nuova visione: tanto sul familiare e insieme ignoto universo di frontiera dell’alto Adriatico quanto sugli sconfinati panorami spirituali della letteratura di Fulvio Tomizza.
Stasera alla Ubik si converserà con le autrici e l’editore. Stella Rasman ha collaborato come giornalista e critico cinematografico con varie testate, locali e nazionali, e con la Rai. Da molti anni lavora nell’editoria. Patrizia Vascotto, traduttrice e scrittrice, è insegnante e lettore di italiano all’università di Lubiana. Collabora con la Rai e con riviste italiane e straniere. È consigliere nel direttivo del Gruppo 85 ed è segretario generale del Centro PEN Trieste. Moderatore: Marino Vocci.
Kristina Blecich
“la Voce del Popolo” 19 Settembre 2013