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La visita di Alberto di Monaco a Rovigno e Parenzo (il Piccolo 23 apr)

POLA Il principe Alberto di Monaco ha concluso ieri in Istria la visita di due giorni alla Croazia, su invito del capo dello stato Stipe Mesic. Dopo l'arrivo in mattinata all'aeroporto di Pola, l'alto ospite accompagnato da parte del corpo diplomatico, si è recato a Rovigno. Qui ha visitato il centro per la riabilitazione delle vittime delle mine, che si sta realizzando all'interno dell'ospedale ortopedico «Martin Horvat». Per l'attuazione del progetto avviato nel 2001 , il Principato di Monaco ha finora donato 275.000 dollari e prossimamente ne donerà altri 450.000. I lavori del costo pari a 1,4 milioni di dollari dovrebbero venir portati a termine nel marzo del 2010. Va detto però che al finanziamento contribuiscono anche altri donatori, tra cui gli Stati uniti d'America. Rivolgendosi ai presenti, Alberto di Monaco ha sottolineato che il Principato di Monaco dal 2004 promuove progetti nella lotta contro le mine antiuomo, in relazione anche alla partecipazione della Croazia alla Conferenza di Ottawa contro le mine.

Pertanto la nostra visita, ha proseguito, vuole essere un omaggio ai caduti in queste tragedie nonchè un'espressione di conforto a tutte le persone e istituzioni che combattono contro questa forma di violenza. Alberto di Monaco è stato ringraziato da Diana Plestina presidente dell'Associazione «Arcobaleno», che ha annunciato l'inaugurazione del centro per il 21 marzo 2010. La struttura, ha continuato, diventerà il riferimento principale per l'Europa sudorientale nello specifico campo. Un ringraziamento è stato espresso anche dal presidente della Regione Istria Ivan Nino Jakovcic che quindi accompagnato l'alto ospite a Parenzo.

Qui era ad attenderlo il sindaco Edi Stifanic. Il principe, profondo conoscitore dell'arte e del patrimonio culturale, ha voluto ammirare con i propri occhi un autentico gioiello architettonico: la Basilica di S. Eufrasio di epoca paleocriostiana, che dal 1997 figura sulla lista dei beni culturali sotto tutela dell'Unesco. Si è detto semplicemento incantato di quanto visto. Alberto si sa, è anche una buona forchetta e Ivan Nino Jakovcic che si destreggia molto bene nell'ambiente gastroenologico gli ha predisposto un pranzo definito una sinfonia di pesce, pescato all'ultimo minuto prima di finire in cucina e abbinato al meglio dei vini istriani. (p.r.)

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