ZAGABRIA – Nella capitale culturale, economica, politica e amministrativa della Croazia in occasione del censimento del 2001 le persone che si erano dichiarate di nazionalità italiana erano 277. Un dato dal quale era stata avviata l’idea di avviare il percorso necessario a fondare anche a Zagabria una Comunità degli Italiani. Un percorso che ha visto una tappa importante il 22 marzo scorso quando nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria è stata fondata l’Istituzione che, approvato lo Statuto e raccolte le prima adesioni dei soci, ha nominato presidente pro tempore Giovanni Mucciaciaro con il quale abbiamo parlato della neofondata Comunità degli Italiani. Giovanni Mucciacciaro, impiegato presso l’Ambasciata d’Italia, vive nella capitale croata da dieci anni e conosce molto bene la realtà degli Italiani a Zagabria. Va detto che si tratta in prevalenza di persone originarie da diverse zone della Croazia, soprattutto della Slavonia occidentale, della Dalmazia e dell’Istria, ma anche di connazionali che si sono stabiliti nella capitale per motivi di lavoro o familiari. Oggi, come ci è stato riferito dal signor Mucciacciaro, a Zagabria le stime indicano la presenza di circa 600 Italiani e già da alcuni anni, nella metropoli, opera Circolo Italiano di Zagabria, un’associazione che organizza varie attività culturali e manifestazioni.
La formazione di una Comunità degli Italiani vera e propria è stata discussione principale di diverse riunioni tra l’ambasciatore italiano in Croazia Alessandro Grafini, l’onorevole Furio Radin, presidente dell’Unione Italiana e deputato della CNI al Sabor e Maurizio Tremul presidente della Giunta esecutiva dell’UI. Il risultato che è scaturito dagli incontri e dalla propositività che li ha contraddistinti è stata la fondazione di una nuova Comunità degli Italiani il 22 marzo con sede provvisoria a Srebrenjak 127. Alla riunione di costituzione hanno presenziato circa 40 persone. Alle quali, si auspica, se ne aggiungeranno molte altre. Per iscriversi alla Comunità degli Italiani di Zagabria – ha spiegato Givanni Mucciacciaro –, la procedura è semplice; basta contattare la CI presso la sede provvisoria o il presidente di persona, sottoscrivere la domanda di adesione dichiarando di essere di nazionalità e/o di cultura e madrelingua italiana e poi partecipare alla nascita e allo sviluppo di questo nuovo nucleo culturale.
Nell’illustrare la nuova realtà associativa il suo presidente pro tempore Giovanni Mucciacciaro ha confermato che si è proceduto con le attività necessarie a veder registrata la Comunità degli Italiani, in particolare ha ricordato che la documentazione necessaria a tale proposito è stata consegnata nei giorni scorsi ai competenti uffici della Città di Zagabria e che si sta predisponendo il necessario per poter indire le elezioni interne. Da indicare che considerata l’espressa volontà della CI di Zagabria di entrare nel circuito della massima associazione rappresentativa della CNI, l’Unione Italiana andranno fatti i passi necessari per arrivare all’indizione della consultazione elettorale per il rappresentante nell’Assemblea UI, consultazione che, come da procedura stabilita nell’apposito Regolamento, dovrà essere indetta dal presidente dell’UI.
Ma la Comunità degli Italiani di Zagabria, pur consapevole dell’importanza delle procedure costitutive, non si limita a ragionare in termini “burocratici”. Anzi, grandissima è l’attenzione destinata al segmento “attività”. I programmi futuri sono tanti e lo scopo principale è quello di includere i giovani, in piena sintonia con uno degli obiettivi strategici che si è posto il programma di lavoro dell’UI. Tra i programmi il il presidente Mucciacciaro ha indicato l’organizzazione di convegni, attività e manifestazioni culturali, seminari, corsi di lingue e di formazione il tutto con lo scopo principale della salvaguardia, la promozione e lo sviluppo dell’identità nazionale, culturale e linguistica dei connazionali.
Importante sarà ovviamente anche la collaborazione con tutte le altre CI presenti e attive sul territorio, con le Regioni, le Città, i Comuni e con le altre Comunità Nazionali presenti nell’area zagabrese. Da rilevare, infine, che con la fondazione della CI la CNI avrà la possibilità di scegliere il proprio rappresentante presso la Città di Zagabria, un passo importantissimo per la valorizzazione dei diritti delle minoranze.
Lorena Oplanić