FIUME – Enzo Maiorca, il leggendario campione italiano di immersione in apnea arriva nelle terre della Comunità Nazionale Italiana per tenere una serie di conferenze e rendere omaggio a tutti i caduti del mare nella battaglia di Lissa e al campione di vela Agostino Straulino. L’evento è organizzato nell’ambito della Settimana della Lingua italiana nel mondo giunta quest’anno alla sua settima edizione. Maiorca sarà a Pola lunedì 15 ottobre prossimo, presso l’Università di Pola, al Dipartimento per gli studi in lingua italiana e Dipartimento per la formazione di maestri ed educatori. Il giorno seguente, martedì 16 ottobre, sarà a Lussinpiccolo, dove renderà omaggio alla tomba dell’ammiraglio Agostino Straulino (lussiniano, campione olimpico italiano di vela). Entrambi sono stati insigniti della Medaglia d’Oro al Merito di Marina. Sempre il 16 ottobre, Maiorca sarà ospite alla Comunità degli Italiani di Fiume. Seguiranno gli incontri con i connazionali di Zara – mercoledì 17 ottobre, negli ambienti della locale Comunità degli Italiani – e di Spalato, giovedì 18 ottobre, presso la Comunità degli Italiani di via Baiamonti 4. Venerdì 19 ottobre, al cimitero di Lissa, l’apneista onorerà i caduti in mare nella battaglia di Lissa (disputatasi il 20 luglio 1866 tra la marina austriaca e quella del Regno d’Italia). Il soggiorno del campione si concluderà a Zagabria, e precisamente lunedì 22 ottobre, con una conferenza all’Istituto Italiano di Cultura. Nato a Siracusa nel 1931, Maiorca impara a nuotare a soli quattro anni. Da subito è attratto dal mare, dalla sua bellezza e dalla profondità, cosa che lo porta a fare continue immersioni sott’acqua. Le immersioni in questo primo periodo sono piccole, di soli tre, quattro metri, fatte soprattutto per la pesca subacquea. Da ragazzo pratica per anni, oltre alla subacquea, il canottaggio e la ginnastica. Inizia l'attività professionale d’immersione quasi per caso, quando nell'estate del 1956 dopo aver ricevuto da un amico medico la notizia che un nuovo record di apnea (-41m) era stato realizzato. Si tratta del record strappato a Raimondo Bucher da Falco e Novelli. Enzo ne rimane profondamente colpito in primo luogo perché lui riesce a scendere a profondità, sì minori, ma con più facilità. È convinto che “il passaggio” dalla sua profondità a quella del record, non debba essere un passo difficile e da quel momento si impegna senza sosta per entrare in competizione per il titolo di uomo più profondo del mondo. Da lì il “passo” – come sostiene – è stato facile. Infatti, nel 1960, a 29 anni, corona il suo sogno toccando i -45 metri di profondità. Ma sarà solo nel 1988, a 57 anni, che, per seguire le proprie figlie anche loro apneiste, raggiunge il suo ultimo record ufficiale di ben -101 metri. Nella sua carriera Maiorca ha avuto diversi rivali storici: il più grande è stato il brasiliano Amerigo Santarelli (ritiratosi nel 1963), poi Teteke Williams, Robert Croft e infine Jacques Mayol, che ha battuto il suo record scendendo a -105 metri. Questa sfida, tra Maiorca e Jacques Mayol, ha ispirato Il grande blu (“Le Grand Bleu”), film francese di Luc Besson del 1988, uscito in Italia solo nel 2005. Nella pellicola il nome di Maiorca viene sostituito da un altro, ossia Enzo Molinari, mentre quello di Mayol rimane identico. Jacques Mayol in seguito a una crisi di depressione si toglierà la vita nel dicembre del 2001. L’apneista italiano in televisione ha collaborato con Linea Blu, programma della RAI, dal 2000 al 2002. Sposato con Maria, oltre alla famiglia e allo sport, Maiorca ama la campagna, gli animali e la lettura, la mitologia classica e l'archeologia fenicio-punica. Inoltre, è stato deputato di Alleanza Nazionale con cui ha cercato di difendere, con costante impegno, le ragioni della salvaguardia del patrimonio marino e naturalistico. Ha scritto diversi libri, tra cui “A capofitto nel Turchino”, “Sotto il segno di Tanit” e “Scuola di apnea”.
Gianfranco Miksa