CAPODISTRIA – Nella fascia costiera si sprecano le segnalazioni sulle scritte bilingui errate. Le ultime lamentele, ci hanno spinto a verificare i contenuti dei cartelli, che aggiunti ai segnali stradali, precisano meglio le indicazioni o i divieti, previsti dal codice della strada. Tre gli esempi che vi presentiamo. Sono stati fotografati a Capodistria. Nei pressi del cimitero cosi parcheggerebbero i “visitori” in Piazza Ukmar i posti sono riservati (ironia della sorte) agli “inpiegati” del Consolato generale d‘Italia, mentre in Via 15 maggio, il supermercato ha riservato i posti macchina per “gli clienti”. Soltanto la mancanza di spazio c’impedisce di proseguire nell’elenco e nella documentazione fotografica, ma i casi sono molti. Sviste più o meno gravi, tutte, però, facilmente evitabili con un po' d'attenzione. Il Comune di Capodistria, da noi interpellato, scarica le colpe sulle aziende, responsabili della segnaletica nella fascia costiera, che a loro volta sostengono di essere soltanto chiamate ad esporre i cartelli. Non possono (né sono abilitate) a valutare i contenuti delle traduzioni, affidate, però, a persone competenti. Visti i risultati, qualche dubbio ci sembra legittimo. L’ultima parola spetterebbe agli ispettorati comunali, che starebbero verificando sei casi. (gk)