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La Voce del Popolo – 110707 – Fiume: alla luce l’antico comando militare romano

Dopo poco più di un mese dall'inizio dei lavori preparatori e a due settimane dall'avvio degli scavi archeologici veri e propri, nello spazio del Pretorio della Clausura Alpina in Cittavecchia (dietro l'Arco romano, nell'odierna piazza Juraj Klović) – dove tra il III e il IV secolo d.C. si trovava il comando militare preposto alla difesa del sistema di fortificazione che si estendeva a nord (a partire da Fiume, ovvero dall'antica Tarsatica) e del territorio interno dell'Impero romano – stanno venendo a galla i primi resti architettonici del complesso. Come rilevato da Josip Višnjić, archeologo dell'Istituto nazionale di restauro, che conduce le ricerche, nell'ambito degli scavi che si svolgono nello spazio del cortile e della parte sud-occidentale del Pretorio, sono stati finora rinvenuti i resti di quattro stanze situate lungo la sezione occidentale del muro perimetrale. “Tutte e quattro le stanze sono delimitate da un muro di mezzo metro di altezza, mentre in due stanze è stata scoperta una soglia in pietra. In questi giorni siamo 'usciti' dalle stanze ritrovandoci in uno spiazzo scolpito nella pietra viva, ma finora non siamo giunti all'antico lastricato che ci aspettiamo di scoprire nella zona – ha spiegato Višnjić –. A questo punto cerchiamo di vedere in che modo è stato risolto il livellamento del terreno. Nella zona sono stati inoltre rinvenuti i resti di un muro costruito in grandi blocchi di pietra per il quale supponiamo che faccia parte dell'edificio centrale del comando militare. Comunque, noi possiamo fare le ricerche soltanto in una piccola parte di questo presunto edificio in quanto il resto dello stabile è sepolto sotto la calle 'Pod voltun'.
Per questo motivo, al pubblico potrà essere presentata soltanto una parte della facciata principale dell'edificio”, ha precisato Višnjić, aggiungendo che la maggior parte degli strati romani presenti nella zona è andata distrutta, dal momento che si trovano in un centro abitato fin dall'epoca romana. Per quanto riguarda i reperti mobili come monete e ceramica, questi non sono stati finora rinvenuti in gran numero. “Nell'ambito dei lavori si sta facendo la documentazione fotogrammetrica della zona, il che ci permetterà infine di ottenere una rappresentazione tridimensionale dell'area sottoposta a scavi archeologici. Dopo che saranno conclusi i lavori di ricerca, nonché quelli di conservazione e di restauro dei reperti mobili e immobili – che saranno svolti dall'Istituto nazionale di restauro -, verrà pubblicata una monografia sulle ricerche archeologiche”, ha concluso Višnjić, aggiungendo che con un'adeguata presentazione di questa località archeologica, Fiume sarà dotata di uno spazio di grande attrattiva in centro città. “Già ora sono numerosi i turisti che visitano incuriositi la zona di ricerche”, ha commentato l'archeologo.
Ricordiamo che gli scavi in Cittavecchia rientrano nel programma di rivitalizzazione dell'antico nucleo cittadino, il quale è stato trascurato per decenni, mentre al termine dei lavori nella località dovrebbe venir organizzato un parco archeologico nel quale verranno presentati i reperti legati al periodo tra il III e il IV secolo d.C.. Il programma di ricerche archeologiche nell'area del Pretorio romano è finanziato con un milione di kune ricavate dalla tassa sui monumenti della Città di Fiume, mentre il tutto dovrebbe concludersi entro la fine del mese di agosto.

Helena Labus

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