FIUME – Nell'ambito della settimana della cultura fiumana, la Comunità degli Italiani locale ha avuto come ospiti ieri sera il presidente ed il segretario generale della Società di Studi Fiumani di Roma, rispettivamente Amleto Ballarini e Marino Micich. Tema della serata "Le iniziative editoriali della Società di Studi Fiumani nel 2007 a tutela del patrimonio storico e linguistico della città di Fiume".
Introdotto dalla presidente del sodalizio, Agnese Superina, Marino Micich ha ricordato che la Società di Studi Fiumani, ricostruita a Roma nel 1960, annovera tra le sue iniziative l'Archivio Museo storico di Fiume, dove viene ordinato, catalogato e schedato il materiale raccolto, che si arricchisce di continuo con documenti relativi a particolari momenti legati alla storia della città quarnerina, stampe ed opere artistiche di pittori fiumani. La biblioteca storica fiumana annovera circa 6 mila volumi di interesse fiumano, istriano e dalmata, annate di quotidiani e riviste pubblicate a Fiume fino al 1945. Oggi, è stato rilevato, si lavora molto anche sull'archiviazione informatica dei documenti a disposizione, uno sforzo non indifferente per far conoscere ed avvicinare alle nuove generazioni una cultura lunga di tanti secoli, un'identità particolare, quella fiumana, non sempre per tutti facile da capire, ma importante per portare avanti e contribuire al processo di dialogo europeo tra i popoli.
Amleto Ballarini ha sottolineato ancora una volta che la raccolta della memoria audio visiva rappresenta un discorso di recupero, una lettura utile ai giovani per recepire meglio ciò che sta dietro all'anima fiumana. "Un lavoro che che si riflette anche nella ricerca delle tracce e dei ricordi dei caduti fiumani di tradizione italiana scomparsi durante le guerre, a prescindere dal loro coinvolgimento politico, non per rinfocolare contrapposizioni etniche ma in nome del rispetto verso i defunti. Il dialogo di quanto resta della minoranza con la maggioranza è di primaria importanza per la salvaguardia della storia fiumana, in quanto solamente se la memoria storica viene rispettata dalla maggioranza questa verrà conservata e tramandata alle generazioni future".
Amleto Ballarini ha concluso l'incontro presentando l'ultima fatica della Società di Studi Fiumani, il "Dizionario del dialetto fiumano" (comprensivo dello stradario della città di Fiume – anno 1939), compilato da uno dei suoi più prestigiosi presidenti, Salvatore Samani. Si tratta di un'opera edita a Venezia nel 1978, che si è voluta integrare con altri lavori importanti disponibili nell'archivio della società (opere di Stefano Tuchtan, Riccardo Gigante, Mario Valich) nonché la collaborazione di autorevoli studiosi. Il nuovo vocabolario è stato arricchito con modi di dire, proverbi, aneddoti e curiosità che illustrano lo spirito, le consuetudini e la saggezza della gente fiumana, un piccolo patrimonio che testimonia un carattere culturale che vale la pena di conservare nella memoria. (as)