SANSEGO – La rovignese Manuela Višković, di 33 anni, ha perso la vita ieri, attorno alle 10.30, mentre si trovava su una barca a vela, la “Blue Note”, battente bandiera olandese, che è stata speronata, per cause ancora in fase di accertamento, da un motoscafo italiano “Emi’s light”, della lunghezza di 17,4 metri. Il grave incidente si è verificato a circa 6 miglia nautiche a occidente di Unie, nelle vicinanze di Sansego. A bordo della “Blue Note”, un’imbarcazione a vela di 6 metri, oltre alla sfortunata donna c’era anche un cittadino olandese di 53 anni il quale, qualche attimo prima dell’urto, si trovava in prua e stava ammainando il fiocco. A un certo punto, notato il motoscafo – un “mostro” di potenza con motori di oltre 800 cavalli – avvicinarsi a velocità folle, ha avvertito l’amica dicendole di tuffarsi in mare. Quindi si è tuffato in profondità per evitare di venir “tritato” dalle eliche del motoscafo. La giovane donna, non capendo ciò che l’uomo le stava dicendo, è rimasta sull’imbarcazione quando è avvenuto l’impatto, rivelatosi talmente violento da ribaltare la barca a vela. La “Blue Note”, visibilmente danneggiata, è rimasta a galleggiare. La rovignese è morta sul colpo, probabilmente uccisa dalle eliche del motoscafo. L’olandese ha tentato di rianimare l’amica, ma non c’è stato nulla da fare.
Al momento dell’urto, sul motoscafo battente bandiera italiana, si trovavano cinque membri dell’equipaggio, tutti cittadini italiani, che da Lussinpiccolo stavano facendo rotta verso Rovigno. Verso la stessa destinazione, ieri attorno alle 7.30, era partita anche la “Blue Note”.
Subito dopo l’incidente, sul posto sono intervenute le squadre del Centro per la ricerca e il salvataggio sul mare di Fiume, gli addetti della Capitaneria di porto di Lussinpiccolo, la polizia e la squadra medica della Casa di salute di Lussinpiccolo. Il motoscafo che ha provocato l’avaria in mare è stato trasportato ieri nel porto di Lussinpiccolo dove verranno interrogati il capitano e i membri dell’equipaggio. I resti della barca a vela sono stati raccolti come materiale probatorio e verranno usati nell’inchiesta sull’incidente che seguirà. Il ministro del Mare, del turismo, del traffico e dello sviluppo, Božidar Kalmeta, ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta, che avrà il compito di appurare le cause dell’incidente, avvenuto in condizioni di mare calmo e buona visibilità. Manuela Višković era madre di una bambina di 10 anni. L’autopsia sulla salma della 33.enne rovignese verrà eseguita oggi dal dott. Alan Bosnar all’Istituto di medicina legale di Fiume. Il patologo forense, capo dell’Istituto fiumano, che ieri pomeriggio ha effettuato una prima ricognizione cadaverica, ha dichiarato che con molta probabilità – almeno a giudicare dalle ferite riscontrate sul corpo della vittima – la morte è stata provocata dalle eliche del potente motoscafo.
Ivana Precetti