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La Voce del Popolo – 220807 – Esule rischia l’annegamento a Pola

Giovedì scorso l’ottantenne Nadia Sabatti, vedova Casalino, facendo il bagno a Stoia nell’area protetta dello stabilimento balneare, si è sentita male ed ha per poco evitato il peggio, dopo che una coppia di scooteristi di mare, impegnata in una gincana a dir poco fuori luogo in prossimità della costa, ha sollevato una marea tale che a momenti faceva annegare l’anziana signora. Potrà anche sembrare una storia qualunque, simile ai tanti incidenti in mare che passano inosservati solo perché altri episodi analoghi, ma con esito mortale, finiscono per occupare completamente le pagine di cronaca dei quotidiani.

Una storia che va raccontata, anzi, diffusa

Invece è una storia da raccontare, quella di Nadia Sabatti. Intanto perché è un episodio che mette in buona luce i soccorritori di Pola, bagnini e medici in primis, cosa che non si ha modo di raccontare spesso (il lieto fine, purtroppo, non fa notizia come lo fanno le tragedie…); in secondo luogo perché quello dei motoscafi e degli scooteristi che si avvicinano troppo alle coste straccolme di bagnanti rimane un problema insoluto in barba a tutte le leggi promulgate, le multe emesse e gli appelli al buon senso pronunciati che evidentemente non fanno breccia nelle menti di chi pratica inconsciamente gli sport acquatici.
Nadia Sabatti, una tra i “fedelissimi” del bagno di Stoia, polesana di nascita e lucchese d’adozione, ritorna a Pola tutti gli anni ad agosto. Quest’anno ha creduto proprio che sarebbe arrivata alla fine dei suoi giorni, nel suo bagno preferito: in balia delle onde sollevate dai due acquascooter si è sentita d’improvviso male, ha avvertito un dolore forte nelle braccia, poi all’altezza della carotide ed infine nel petto. Si è messa a gridare dapprima in un croato masticato a malapena, poi in tedesco, “Ich hab Hertzkrank, schnell…”, poi ancora in italiano, ma i due sportivi impegnati in un corsa folle in mare non c’hanno mica fatto caso. Infine, quando le sono mancate le forze e si è lasciata andare, è arrivato il soccorso. I due scooteristi hanno chiamato aiuto, ed è sopraggiunto il bagnino Josip Milanović, detto Giuseppe, che ha tratto in salvo l’anziana signora. Successivo il ricovero all’ospedale.
Premurosa è stata la dottoressa Anuška Budisavljević e il personale medico al “Marina”, dove la signora Nadia è stata trattenuta in osservazione per una notte. Insomma, tutto si è risolto per il meglio.

Načinović:«Ho inoltrato mille appelli alle autorità e al campeggio»

Tutto fuorché il problema dei natanti che invadono le spiagge. Miro Načinović, gestore del bagno per quattordici anni, racconta che nonostante tutti i suoi appelli alle autorità, capitaneria di porto inclusa, e alla direzione del vicino campeggio, il noleggio di motoscafi e acquascooter che confina con l’area riservata ai bagnanti dello stabilimento di Stoia rimane un problema da non prendere alla leggera. I loro clienti dovrebbero infatti attenersi a regole e percorsi prescritti dalla capitaneria di porto, dovrebbero per esempio spingersi al largo a bassa velocità e accelerare solo a distanze lecite. Pochissimi stanno ai patti. Non ha fruttato nemmeno la petizione dei 200 e passa firmatari inoltrata nel 2000 alla direzione del campeggio: all’epoca, infatti, il gestore del noleggio aveva promesso che avrebbe “disciplinato” la sua clientela e tuttavia nulla di fatto è cambiato. Fino a quando? La domanda è questa: qualcuno deve veramente lasciarci la pelle?

Daria Deghenghi

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