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La Voce del Popolo -310807 – Cittadinanza italiana, procedura sempre più snella

FIUME – L’approvazione della Legge concernente il riconoscimento della cittadinanza italiana ai connazionali dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e ai loro discendenti da parte del Parlamento di Roma – con voto bipartisan –, aveva dato a numerosi connazionali residenti in Croazia e in Slovenia risposta alle più volte ribadite richieste inerenti alla concessione dello status civitatis già riconosciuto ai loro ascendenti, con la legge sulla cittadinanza italiana approvata nel 1992. Da quel voto avvenuto nel febbraio del 2006 ad oggi numerosi sono stati gli sforzi profusi sia per approvare in tempi quanto più brevi gli atti regolanti la procedura amministrativo-burocratica sia per velocizzare e semplificare al massimo la procedura da seguire per vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana, un riconoscimento che per i connazionali si traduce in un “riannodare le proprie radici”. Due obiettivi riguardo ai quali, nel corso dei mesi, sono stati tagliati traguardi importanti.

Grande l'impegno profuso

L’impegno profuso delle istanze ministeriali italiane coinvolte, dalle sedi diplomatico-consolari italiane in Croazia e Slovenia, dall’Unione Italiana, nonché da tutte le altre istituzioni che hanno lavorato per rendere quanto più rapido ed efficiente possibile l’iter amministrativo ha prodotto risultati buoni: l’iter è il meno burocratico possibile. Un risultato che – attraverso la riduzione di ogni fase del procedimento e la predisposizione di una modulistica semplice tesa a consentire una comunicazione efficace –, consente di raggiungere la definizione delle domande presentate dai connazionali nel più breve tempo possibile.

Efficienza e celerità

Un risultato che si traduce in efficienza e celerità nel rendere operativa una Legge dello stato italiano in riferimento al quale non mancano di arrivare espressioni di vivissima soddisfazione da parte dei rappresentanti di tutti gli schieramenti politici italiani che seguono con attenzione l’Universo CNI, dei rappresentanti ministeriali, di quelli delle sedi diplomatico-consolari italiane e dei vertici dell’UI.
In tal senso il console generale d’Italia a Fiume, Fulvio Rustico ha rilevato con grandissima soddisfazione che nel corso dell’estate ha preso il via la cosiddetto “fase due dell'iter” ovvero la fase successiva all’espressione del parere positivo di riconoscimento della cittadinanza da parte della Commissione interministeriale incaricata di fornire il preventivo avviso circa l’effettiva sussistenza dei requisiti richiesti dalla normativa.
“Dal Consolato generale d’Italia a Fiume (la sede consolare nella cui circoscrizione risiede il 90 p.c. dei connazionali, nda) sono state trasmesse ai connazionali circa 700 comunicazioni (su circa 1.400 domande inviate a Roma, nda) nelle quali viene data informazione del parere favorevole espresso dalla Commissione competente – ha dichiarato il console generale – il che conferma ancora una volta che l’iter previsto per il riacquisto della cittadinanza italiana sta registrando un’importante accelerazione”.

Semplicifazioni in atto

Da indicare che appunto onde consentire il prosieguo della tendenza che vede i tempi di espletamento delle pratiche notevolmente accorciati e, di conseguenza, la realizzazione dell’auspicio ripetutamente indicato dal console generale Fulvio Rustico, dal sottosegretario agli Interni Ettore Rosato e dagli esponenti dell’Unione Italiana di arrivare a un periodo non più lungo di tre mesi per pratica dal Consolato hanno ribadito l’invito a presentarsi su appuntamento telefonico per consentire la regolamentazione dei flussi. “Si tratta di una richiesta che rivolgiamo ai connazionali – ha osservato Rustico – al fine di facilitare al massimo l’espletamento delle pratiche. Inoltre – ha aggiunto – allo scopo di rendere più agevole la raccolta della documentazione necessaria per espletare gli adempimenti della normativa vigente il Consolato generale ha deciso di accettare quale documento rilasciato dalle autorità locali con cui si attesta l’appartenenza alla Comunità Nazionale Italiana anche lo stampato dai siti Internet della Pubblica Amministrazione croata riportante il dato relativo alla nazionalità italiana”. Si indica, infine, che il Consolato non richiede la traduzione in italiano dello stampato reperibile sul sito www.uprava.hr al link “elenchi elettorali” dando così ulteriore prova della sensibilità che si registra sia a livello diplomatico sia a livello politico alla Farnesina in tema di individuazione delle risposte alle sentite richieste avanzate dai connazionali.

Christiana Babić

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