La sede consolare italiana di Spalato non è più l'unica in Dalmazia. È
diventato, infatti, operativo il consolato
onorario d'Italia a Ragusa (Dubrovnik). Si tratta, indubbiamente, di un
segnale importante che conferma la rinnovata attenzione per la regione
dalmata e la volontà di rafforzare ulteriormente i legami di collaborazione
tra le due sponde. E in questo contesto non va dimenticata neppure l'esigenza
di dare basi più concrete alla presenza culturale e linguistica italiana
nella Dalmazia meridionale.
C'è tanto da fare
A console onorario nella città di San Biagio è stato nominato il raguseo
Francesco Bongi, professore 43.enne, largamente apprezzato nella Contea
raguseonarentana per aver rappresentato per anni la società di navigazione
"Costa Armatori", le cui bellissime navi fanno sosta da tempo nella rada
ragusea. L'idea di istituire un consolato onorario è nata diversi anni fa,
ha sottolineato il console Bongi, rilevando che si è voluto in questo modo
affrancare
il consolato italiano a Spalato dalla grossa mole di lavoro derivante dalla
presenza di italiani autoctoni e dei numerosissimi turisti provenienti dalla
penisola appenninica.
Bongi fi nora ha dovuto sbrigare parecchie questioni sia relative agli
italiani che vivono a Ragusa, sia riguardanti i villeggianti che arrivano
dalla Penisola.
C'è tanto da fare il che giustifica l'iniziativa di mettere in piedi il
consolato onorario. Oltre ai problemi dei connazionali ragusei bisogna
venire incontro alle esigenze dei vacanzieri italiani che, grazie
soprattutto
alle crociere, stanno letteralmente invadendo la città e la Contea
raguseo-narentana.
Per quanto concerne le funzioni del titolare del Consolato onorario a
Ragusa/Dubrovnik in un comunicato del direttore generale per il personale
della Farnesina Fassolo si sottolinea che il console onorario Francesco
Bongi, "oltre all'adempimento dei generali doveri di difesa degli interessi
nazionali e di protezione dei cittadini, esercita le funzioni consolari
limitatamente a ricezione e trasmissione materiale al consolato d'Italia in
Spalato degli atti di stato civile pervenuti dalle autorità locali, dai
cittadini italiani o dai comandanti di navi o aeromobili nazionali o
stranieri; ricezione e trasmissione materiale al consolato d'Italia in
Spalato delle dichiarazioni concernenti lo stato
civile da parte dei comandanti di navi e di aeromobili; ricezione e
trasmissione materiale al consolato d'Italia a Spalato dei testamenti
formati a bordo di navi e di aeromobili; ricezione e trasmissione materiale
al consolato
degli atti dipendenti dall'apertura di successione in Italia; emanazione di
atti conservativi, che non implichino la disposizione dei beni, in materia
di successione, naufragio o sinistro aereo (con l'obbligo di informarne
tempestivamente il consolato d'Italia in Spalato); ricezione e trasmissione
materiale al consolato d'Italia
a Spalato della documentazione relativa al rilascio di passaporti dei
cittadini che siano residenti nella circoscrizione territoriale del
consolato onorario in Ragusa/Dubrovnik; rilascio di documenti di viaggio,
validi per il solo rientro in Italia e per i paesi in transito, a cittadini
italiani, dopo aver interpellato caso per caso, il consolato d'Italia in
Spalato; ricezione e trasmissione al consolato della documentazione relativa
al rilascio di visti; ricezione e trasmissione al consolato d'Italia a
Spalato delle domande di iscrizione nelle liste anagrafi che ed elettorali
in Italia presentate da cittadini che siano residenti nella circoscrizione
territoriale del consolato onorario in Ragusa/Dubrovnik; ricezione e
trasmissione materiale al consolato di Spalato, competente per ogni
decisione in merito, degli atti in materia pensionistica; compiti sussidiari
di assistenza agli iscritti di leva e di istruzione delle pratiche in
materia di servizio militare, con esclusione dei poteri di arruolamento,
fermo restando la competenza per qualsiasi tipo di decisione al consolato di
Spalato; notifica di atti a cittadini italiani residenti nella
circoscrizione territoriale del consolato onorario
in Ragusa/Dubrovnik, dando comunicazione dell'esito degli stessi all'autorità
italiana competente e, per conoscenza, al consolato d'Italia in Spalato;
effettuazione delle operazioni richieste dalla legislazione
vigente in dipendenza dell'arrivo e della partenza di una nave nazionale;
tenuta dello schedario dei cittadini e di quello delle fi rme delle autorità
locali".
Ora si sogna la fondazione di un sodalizio CNI
L'apertura del consolato onorario italiano a Ragusa è un evento molto
importante anche per la comunità nazionale italiana. In passato c'era già
stata una presenzadislocata a Ragusa dell'ambasciata d'Italia a Zagabria,
guidata da Grytzko Mascioni.
Il consolato raguseo è destinato a migliorare ulteriormente i rapporti
bilaterali fra Italia e Croazia.
E questa presenza istituzionalizzata potrebbe fungere da impulso anche per
un'eventuale istituzione di una Comunità degli Italiani a Ragusa. Lo stesso
Bongi (che è da anni socio della Comunità degli Italiani di Fiume) si
sta anche adoperando per creare un sodalizio della CNI nella città di San
Biagio nella quale vivono una sessantina di connazionali.
Le diffidenze di carattere etnico nella città di San Biagio che avevano
tratto linfa anche dalle vicissitudini belliche dei primi anni novanta,
appaiono ormai largamente superate, per cui non vi è motivo per cui anche
gli italiani
non possano ritagliarsi uno spazio culturale che oltrettutto permetterebbe a
Ragusa di ritrovare una parte del proprio passato culturale. L'istituzione
del Consolato onorario, l'autorevolezza e l'intraprendenza del console
Bongi e l'istituzione in loco di una biblioteca di libri italiani, modesta
ma effi ciente, della Fondazione Rustia Traine, sono elementi che fanno ben
sperare nella tanto auspicata nascita di una Comunità che manca proprio in
una città di cultura e di grandi tradizioni qual è Ragusa.
A Ragusa, va comunque rilevato, è attiva da tanti anni la società Dante
Alighieri. Se l'iniziativa di creare una CI a Ragusa andasse in porto, dopo
Zara, Spalato e Lesina, questa sarebbe sarà la quarta Comunità degli
Italiani in Dalmazia.
Naturalmente resta ancora aperta la questione dell'ingresso nell'ambito
della grande famiglia dell'Unione Italiana del sodalizio di Lesina.
Dino Saffi