È la Prima guerra mondiale al centro dell’incontro che si svolgerà venerdì 13 settembre alle ore 17:00 presso la sede del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in via Duccio da Boninsegna 23.
«Stavolta parleremo dell’impresa degli incursori navali nel porto di Pola durante la notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre 1918 con l’affondamento della corazzata Viribus Unitis – anticipa Claudio Giraldi, Presidente dell’ANVGD Milano – Si discute ancora della validità dell’impresa: fu necessaria oppure dannosa e inutile? Le conseguenze sono state tante. Quella sortita ai danni dell’ammiraglia dell’ex imperialregia Marina da guerra si sarebbe potuta evitare? Salvo che non si analizzi quell’evento isolando il significato più puro dell’ardimento e dell’eroismo»
Quando Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci entrarono nella base navale di Pola col favore delle tenebre guidando a pelo d’acqua una mignatta (un siluro azionato da motore elettrico e con testata esplosiva staccabile), non sapevano che nelle ore precedenti l’Imperatore asburgico Carlo, in un estremo tentativo di mantenere coesa la compagine imperiale concedendo autonomie e riforme federali, aveva ceduto la flotta militare al Consiglio nazionale degli sloveni, croati e serbi, emanazione di un sedicente Stato degli sloveni, croati e serbi che riuniva i sudditi slavi meridionali dell’Austria-Ungheria, ma non era stato riconosciuto a livello internazionale, nemmeno dal Regno di Serbia. Alle prime luci dell’alba del primo novembre la carica di esplosivo agganciata alla chiglia della Viribus Unitis sarebbe esplosa, facendo colare a picco l’ammiraglia di uno Stato la cui effimera esistenza si sarebbe conclusa di lì a qualche giorno, mentre in base alle clausole armistiziali che sarebbero state sottoscritte il 3 novembre a Villa Giusti l’ex K. und K. Kriegsmarine sarebbe passata sotto il controllo delle Potenze dell’Intesa. [LS]
