(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 6 NOV – Sono rientrati a Lamezia Terme dal viaggio di istruzione organizzato dal Comune a Trieste, i cento ragazzi delle scuole superiori della città, selezionati dai dirigenti scolastici tra i più meritevoli. "Mai tanti studenti, a Lamezia – è scritto in una nota del Comune – di quasi tutti gli istituti, hanno partecipato a un' esperienza del genere, che va al di là della gita scolastica di una singola scuola; si è trattato di un momento importante, come gli stessi studenti hanno rilevato, non solo perché non è stato un viaggio di puro divertimento, ma anche perché ha costituito una rara occasione per socializzare e conoscere coetanei provenienti dai licei e dagli istituti tecnici". "Ai due precedenti viaggi del Comune, organizzati da questa amministrazione – prosegue la nota – quello di Bruxelles alle sedi istituzionali europee e quello al campo di concentramento di Dachau, infatti, il numero di partecipanti e le scuole di provenienza erano più ridotti. Questa volta, invece, l'amministrazione ha fatto uno sforzo maggiore e, cercando di contenere la spesa il più possibile, è riuscita a offrire questa opportunità a circa cento giovani (nonché a sei docenti), includendo nel pacchetto il costo dei biglietti del treno, dei trasferimenti in pullman, delle guide, del soggiorno e dell'albergo". "Tutti i partecipanti – riferisce il comunicato – hanno versato solo un contributo simbolico (la spesa in totale, per il Comune, si aggira sulle 18 mila e 500 euro), soprattutto perché fossero maggiormente responsabilizzati sul senso del viaggio e non ne sminuissero il valore. Trieste, inoltre, è stata scelta come città simbolo di un periodo storico molto complesso; qui sono ancora vivi i segni di eccidi dalle dimensioni non calcolabili, che vanno oltre qualsiasi strumentalizzazione ideologica. Due le tappe principali del viaggio: la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza". "E' importante che i nostri ragazzi – ha detto il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza, che ha viaggiato insieme agli studenti – vedano coi loro occhi quanto è successo. Spero che questa esperienza sarà trasmessa anche a tutti i ragazzi che non hanno potuto partecipare al viaggio, e che possa nascere nelle scuole un momento di riflessione".(ANSA).