In merito alla polemica scatenata dall’ANPI per il mancato rinnovo della convenzione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia rileva che non è corretto far entrare nelle scuole per “un sostegno alla formazione storica”, come tale convenzione recita, una associazione che si dichiara solo antifascista omettendo di condannare il comunismo.
Le popolazioni di Venezia Giulia, Fiume e Dalmazia sono state l’unica parte della popolazione di lingua italiana a conoscere non solo la crudeltà dei partigiani comunisti, ma anche l’oppressione del comunismo diventato regime.
Il presidente Gianfranco Pagliarulo rappresenta plasticamente l’ANPI. Da sempre comunista, nel 2004, quale senatore eletto nelle liste del Partito dei Comunisti Italiani, fu tra i pochi a votare contro l’istituzione del Giorno del Ricordo.
Chiediamo al Ministro Valditara di stendere una nuova convenzione che prescriva che possano entrare nelle scuole solo associazioni ed istituti che condannino “gli opposti nazionalismi ed irredentismi, l’ideologia autoritaria fascista e le due ideologie totalitarie comunista e nazionalsocialista”, proprio come recita lo statuto dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – ANVGD che mi onoro di rappresentare.
Riteniamo che la collaborazione in corso da anni con la Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico e il contributo dato alla stesura della “Linee guida per la didattica della Frontiera Adriatica” possano dimostrare che l’ANVGD ha pieno titolo per essere inserita in una rinnovata convenzione che comprenda anche la Federazione Italiana Volontari della Libertà, la quale raggruppa i partigiani democratici, compresi gli eredi della Brigata Osoppo, con cui già collaboriamo.
Cav. Renzo Codarin
Presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia