Sabato 5 febbraio sono iniziate le manifestazione della Delegazione provinciale di Brescia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: in collaborazione con il Comune di Brescia si è svolto un primo momento nel Cimitero Vantiniano davanti al Monumento dedicato ai Caduti di Istria, Fiume e Dalmazia e successivamente nel quartiere San Bartolomeo che dal 1957 ha accolto numerose famiglie di esuli.
L’indomani Laura Busecchian, Presidente della delegazione provinciale dell’Anvgd, è intervenuta a Desenzano sul Garda in località Rivoltella alla cerimonia di inaugurazione di un monumento dedicato alle vittime delle foibe ed agli esuli giuliano-dalmati.
La sera del 10 Febbraio nella chiesa di San Bartolomeo si è tenuta una Santa Messa in suffragio delle vittime delle Foibe e degli esuli: tra i banchi erano presenti molti esuli del quartiere in una atmosfera sentita e raccolta, merito anche delle belle parole di Don Rosario.
Hanno quindi avuto luogo alcune iniziative organizzate in collaborazione con amministrazioni comunali e con il Comitato 10 Febbraio di Brescia: “Abbiamo effettuato – spiega Busecchian – una conferenza on line con le classi terze delle scuole medie di Remedello. Parlare ai giovani è sempre emozionante e bisogna farlo con grande senso di responsabilità. Loro sono il nostro futuro e siamo sicuri che con lo studio, una buona istruzione e la giusta dose di empatia, sapranno essere portatori di pace, inclusione e rispetto tra i popoli. Ringraziamo per l’accoglienza riservata e per la passione degli insegnanti e degli organizzatori”.
“La sera prima – prosegue la rappresentante dell’Anvgd bresciana – siamo stati ospiti a Mairano per una conferenza, con mostra fotografica, dedicata alle vicende drammatiche del confine orientale. Ringraziamo il Sindaco di Mairano per il suo invito, il Comune di Prevalle e Roberto Gatta Zini (Comitato 10 Febbraio), il quale ha ricostruito fedelmente e con passione il contesto storico che ha portato alle Foibe ed all’ Esodo . Fieri di vedere tanta passione e tanto amore per per la nostra storia, che è la storia di tutti gli italiani”.