Giovedì 9 dicembre alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano, Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, si terrà, una nuova conferenza: lo storico Gianni Oliva parlerà del suo ultimo libro
LA BELLA MORTE
raccontando la storia degli irriducibili di Salò, di quegli uomini e donne che scelsero di aderire alla Repubblica Sociale Italiana.
Gianni Oliva è tra gli storici più qualificati nel raccontare il passato facendo divulgazione, forte di una vita trascorsa a insegnare. Ma il suo merito è anche quello di sapersi misurare, con grande equilibrio e competenza, con alcuni dei nodi più violenti delle vicende italiane, come le foibe e gli anni del terrorismo.
Lo fa nuovamente con il suo libro “LA BELLA MORTE” (Mondadori, Milano 2021) presentato in anteprima lo scorso 28 maggio. Nel libro spiega magistralmente, chi erano le donne e gli uomini che scelsero la RSI sino all’estremo sacrificio. Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale, sospeso tra demonizzazioni e riabilitazioni ugualmente improprie.
Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrata, rintracciando le motivazioni dei volontari che scelsero di continuare a combattere accanto a Mussolini una guerra persa: i valori sedimentati dall’educazione di regime (la sacralità della patria e dell’onore, la lealtà alla parola data, il rispetto per i caduti in battaglia) si intrecciano con il disgusto morale per il «tradimento» dell’8 settembre, la volontà di vendicarsi dei voltagabbana, dei doppiogiochisti, dei funamboli dell’abiura.
Per la vulgata dell’Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di loro tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant’anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c’è la storia. C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra».
Questo libro, dedicato agli 800mila “uomini e donne che scelsero la RSI”, non rinuncia alla verità storica e vuol conoscere le ragioni, le passioni e le versioni di chi stava dall’altra parte. «Cercare la bella morte» diventa la prospettiva drammatica di un percorso che si esaurisce nella furia di piazzale Loreto: è la storia di una scelta che per il numero di adesioni e per il significato storico non può essere rimossa, né considerata marginale.
La videoconferenza sarà successivamente visibile sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.