Un appuntamento davvero d’eccezione quello promosso dall’ANVGD e dalla LEG di Gorizia per venerdì 29 aprile prossimo: presso la sala Dora Bassi di Via Garibaldi a Gorizia con inizio alle ore 18 il generale dei carabinieri Mario Mori converserà sul tema dei servizi segreti con il giornalista RAI FVG Andrea Romoli, che ha al suo attivo anche un libro che tratta proprio di servizi segreti nella Venezia Giulia, ed il docente universitario e opinionista del Corriere della Sera Veneto Davide Rossi. Dopo il saluto del sindaco Ettore Romoli, saranno il vice presidente nazionale dell’ANVGD e consigliere regionale Rodolfo Ziberna e il patròn di èStoria della LEG Adriano Ossola ad introdurre la serata.
Sabato 30 aprile alle ore 17.00 presso l’Hotel Continentale in via San Nicolò, 25 a Trieste, sarà il Comitato provinciale ANVGD di Trieste a organizzare l’evento, ugualmente con il Generale Mario Mori, il giornalista Andrea Romoli ed il prof. Davide Rossi.
Mario Mori, nato a Postumia quando era ancora italiana, ha trascorso una vita intera al servizio delle istituzioni. Ufficiale nel controspionaggio del SID italiano durante i difficili anni Settanta, è cresciuto nei nuclei speciali antiterrorismo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il 16 marzo del 1978, il giorno del sequestro di Aldo Moro, Mori viene nominato comandante della Sezione Anticrimine del Reparto Operativo di Roma, iniziando un lungo periodo che lo vedrà protagonista nella lotta al terrorismo. È il fondatore del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri, nonché promotore di innovative tecniche investigative. L’arresto di Riina non fu certamente l’unica attività di rilievo svolta dal ROS, anche se la più eclatante. Generale dei Carabinieri, è stato direttore del SISDE (i servizi segreti militari) dal 2001 al 2006 e Prefetto della Repubblica italiana.
Nel 2011 aveva scritto “Ad alto rischio. La vita e le operazioni dell’uomo che ha arrestato Totò Riina”.
Il saggio sul quale converserà il generale Mori venerdì prossimo, “Servizi e segreti. Introduzione allo studio dell’Intelligence”, ripercorre i fatti e i momenti salienti attraverso cui si è venuta costituendo e si è nel tempo sviluppata l’intelligence italiana, condita da una sintetica descrizione di leggi, strutture e tecniche di carattere generale. Dall’epoca preromana, passando per la Roma di Cesare, dal Medioevo allo Stato Pontificio fino ad arrivare ai giorni nostri attraverso l’epoca fascista, il generale Mori segue la formazione dei servizi segreti italiani e il loro intreccio con gli omologhi internazionali. In un momento storicamente così delicato, il libro di Mario Mori cerca di chiarire l’esistenza di queste strutture, la loro funzione all’interno dei governi e della politica e intende tratteggiare il loro futuro alla luce di quello che avviene al giorno d’oggi. Ricostruendo i fatti con la precisione dello storico, ma arricchendoli con la conoscenza diretta di chi li ha vissuti dall’interno, Mario Mori ci accompagna in un viaggio tra le pieghe di uno dei più misteriosi organismi dello stato italiano, che ha da sempre segnato la nostra Storia.