L’annuale raduno della Famìa Ruvignisa, l’associazione che raggruppa i rovignesi di nascita e d’origine, sia della diaspora che residenti, ma anche i simpatizzanti, si terrà a Rovigno, in occasione della festa di Sant’ Eufemia, Patrona della città, da mercoledì 13 settembre al 20 settembre.
Il programma del raduno, al quale prenderanno parte numerosi soci e dirigenti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, provenienti soprattutto da Roma, è stato elaborato in stretta collaborazione con la Comunità Italiana di Rovigno, con cui molti eventi saranno tenuti in sinergia.
Il giorno 14 settembre sarà proiettato il film documentario Antonio Santin, Defensor Civitatis, con la presentazione della prof.ssa Donatella Schürzel, presidente del Comitato di Roma e vicepresidente nazionale dell’Anvgd: la storia del vescovo di Trieste negli anni più difficili del Novecento verrà finalmente presentata in maniera ampia e documentata nella natia Rovigno. Il giorno successivo si terrà la commemorazione dei defunti presso il Lapidario del Cimitero di Rovigno, a ricordo dei rovignesi ivi sepolti e di tutti quelli morti da esuli in Italia e nel mondo. In serata, presso la sede della Comunità, partecipazione alla tradizione Serata in Famiglia. Il giorno di S. Eufemia (sabato 16 settembre) in Duomo vi sarà la celebrazione della messa solenne. Quindi, il tradizionale pranzo sociale della Famìa presso il ristorante Graciano. Il 17, gita a Montona, preceduta dall’omaggio al Sacrario di Cava Cise. A Montona ci sarà un incontro amichevole presso la sede della Comunità italiana presieduta da Enrico Pissach, mentre lo storico dell’arte Marino Baldini farà da guida alla splendida città e ad altre eccellenze artistiche limitrofe. Il giorno 18, visita guidata del centro antico di Rovigno, soffermandosi sulle tracce della Serenissima, a cura di Angelo Caggiano. La sera, presso il teatro Gandusio, lo spettacolo Wunderbar a cura della compagnia “Grado Teatro”, diretta dal vicepresidente della Famía, Tullio Svettini. Il giorno 19, visita alla bellissima isola di Sant’Andrea, sede di un’abbazia benedettina risalente all’Alto Medioevo, i cui affreschi, i più antichi dell’Istria, furono distrutti negli anni Sessanta, per far posto a un albergo. Si terrà una doverosa commemorazione per la famiglia Hütterot, che tanto fece per la città d’elezione e che risiedeva nell’isola fino alla sua tragica scomparsa nel 1945.
Da Genova si prevede l’arrivo di un pullman privato, mentre molti saranno i radunisti provenienti da altre località, persino estere. Nonostante i colpi dell’avversa fortuna e le dolorose scomparse che si susseguono, il richiamo di Rovigno rimane sempre fortissimo e si tramanda di generazione in generazione, affratellando chi non ha molte occasioni per incontrarsi.
Eufemia Giuliana Budicin