È stata la dottoressa Bruna Zuccolin, presidente del Comitato provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia a volere un evento per ricordare Norma Cossetto, giovane istriana rapita, stuprata e gettata nella foiba di Villa Surani da 17 partigiani titini il 4 ottobre 1943. Così è stata organizzata la presentazione del libro Il quadro di Norma, storia di una ragazza travolta dagli eventi della seconda guerra mondiale e dalla crudeltà degli uomini”, Edicusano, Roma 2020, alla presenza dell’autrice Giuseppina Mellace.
L’evento, sotto l’egida del Club UNESCO di Udine e col sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si è svolto mercoledì 4 ottobre 2023 alle ore 17.00 presso l’aula magna dell’Università della Terza Età (UTE) “P. Naliato” di Udine, in via Piemonte 82/9.
Luigino Fasiolo, segretario dell’UTE di Udine, ha aperto l’incontro culturale, portando i saluti di Maria Letizia Burtulo, presidente dell’Università. Poi ha parlato il professor Elio Varutti, del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine, portando i saluti di Bruna Zuccolin, impegnata all’estero.
“È dal 2020 che a Udine si ricorda il martirio di Norma Cossetto – ha detto Varutti – la sua salma venne estratta dalla foiba dopo due mesi, il 10 dicembre, insieme a quelle di altre vittime, dai Vigili del Fuoco di Pola, comandati dal maresciallo Arnaldo Harzarich. La testimonianza di Harzarich venne raccolta, tra gli altri, anche da Giuseppe Comand (1920-2020), di Latisana (UD), all’epoca giovanissimo ausiliario dei pompieri, ultimo testimone oculare tra gli uomini che videro risalire a grappoli i corpi dalle profondità delle foibe, insignito nel febbraio del 2018 dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella”.
La storia di Norma Cossetto come simbolo del martirio istriano delle foibe ha acquistato negli ultimi anni molta visibilità, grazie alle varie iniziative dell’ANVGD in Italia. Mauro Tonino, scrittore e componente del Comitato Esecutivo dell’ANVGD di Udine ha presentato l’opera della scrittrice Mellace con un inquadramento storico. “La complessità delle vicende del confine orientale – ha detto Tonino – si accresce con i processi di snazionalizzazione degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia iniziati sotto gli Asburgo, passando per la vittoria mutilata dopo il 1918 raggiungendo il culmine l’8 settembre 1943, quando iniziarono appunto le prime eliminazioni di italiani nelle foibe da parte jugoslava”.
La professoressa Giuseppina Mellace ha voluto assegnare una dimensione narrativa alla tragedia della studentessa istriana, realizzando il romanzo “Il Quadro di Norma”, che ha conseguito il primo premio per la sezione narrativa/saggistica a Costadamalfilibri 2020, il primo premio alla IX^ edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Ladispoli” ed il Premio Speciale miglior Opera di memoria storica durante la X edizione del Premio Letterario Nazionale “Un libro amico per l’inverno”. L’autrice ha portato i saluti di Marino Micich, direttore dell’Archivio Museo storico di Fiume con sede in Roma e ha ringraziato l’autore della copertina del volume, opera del pittore friulano Gian Pietro Nadalutti, presente in sala.
Nel dialogo con Mauro Tonino l’Autrice ha spiegato di aver voluto “mostrare in quale modo vivevano i giovani dell’epoca, come era appunto Norma Cossetto che, pur laureanda, era già insegnante a Parenzo e ha voluto mantenere la sua italianità a costo delle violenze poi subite. Poi, nel libro, racconto Norma da bambina che giocava con i coetanei, compresi quelli di etnia croata e la definisco una donna moderna, per il suo tempo, che studia a Padova vivendo con una amica universitaria”.
Nel dibattito che è seguito con interventi di soci dell’ANVGD Giorgio Gorlato, esule di Dignano d’Istria, soddisfatto della dotta presentazione, ha detto che “dopo il 2004 si è aperto uno squarcio sulla tragedia dell’esodo giuliano dalmata anche grazie all’apporto di scrittori che esuli non sono, come Mauro Tonino e Giuseppina Mellace per contrastare la congiura del silenzio”.
Giorgio Benussi, esule di Rovigno, in riferimento agli atti di vandalismo contro gli elementi che ricordano Norma (panchine, piazze, targhe), ha comunicato che “nel cimitero di Santa Domenica di Visinada, in Istria, la tomba di Norma Cossetto è rispettata, anzi reca sempre dei fiori, mentre in Italia persistono forme di danneggiamento nei confronti del suo ricordo”.
Ha parlato poi la professoressa Elisabetta Marioni, complimentandosi con i relatori. “Vorrei dire che all’Istituto turistico alberghiero ‘B. Stringher’, dove ho insegnato assieme al collega Varutti – ha detto – abbiamo parlato d’Istria, Fiume e Dalmazia ancora alla fine del secolo scorso, analizzando le tradizioni popolari e poi dopo la Legge del Giorno del Ricordo, con l’ingegnere Silvio Cattalini, esule di Zara e presidente dell’ANVGD dal 1972 al 2017, con l’ingegnere Sergio Satti, esule di Pola e con il qui presente Giorgio Gorlato tra la grande attenzione di centinaia di studenti riuniti nell’Auditorium scolastico”. Varutti, dal canto suo, ha ricordato altre scuole di Udine, dove l’ANVGD, dal 2008, ha parlato di Norma Cossetto e degli esuli giuliano dalmati, come nei Licei ‘Stellini’ e ‘Copernico’, oppure all’Istituto ‘Malignani’, al ‘Bearzi’, allo ‘Zanon’, al ‘Sello’ e nelle scuole medie inferiori, come alla ‘Fermi’, alla ‘De Amicis’ e alla ‘Marconi’, spesso in collaborazione con la Prefettura.
Dopo il firma-copie, l’Autrice si è fermata per un momento conviviale con alcuni soci dell’ANVGD presso l’Osteria ‘Alla Ghiacciaia’, famoso ritrovo degli irredentisti nella Grande guerra. Nell’occasione Rosalba Meneghini, delegato organizzativo dell’ANVGD di Udine, ha raccontato dell’esodo dei suoi nonni Anna Sciolis e Domenico Millia, detto “Mimi”, fabbro di Rovigno finiti, negli anni ’50, nella cripta del Tempio Ossario a Udine per dormire sul pavimento di marmo, dato che il Centro smistamento profughi di via Pradamano era pieno zeppo. In conclusione della serata il poeta Giuseppe Capoluongo, dell’ANVGD di Udine, ha letto una sua poesia dedicata a Norma Cossetto, tra lo stupore degli astanti.
Il libro presentato – Giuseppina Mellace, Il quadro di Norma, storia di una ragazza travolta dagli eventi della seconda guerra mondiale e dalla crudeltà degli uomini, Edicusano, Roma 2020, 340 pp.
Cenni bibliografici del curatore – E. Varutti, Trekking del Ricordo 2020 a Udine con l’ANVGD, on line dal 29 agosto 2020 su varutti.wordpress.com
Progetto di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine. Testo di Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Mauro Tonino, Elisabetta Marioni e Sergio Satti (ANVGD di Udine). Fotografie di Giorgio Gorlato e Elio Varutti. Grazie a Alessandra Casgnola, Web designer e componente del Consiglio Esecutivo dell’ANVGD di Udine. Adesioni al progetto: Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine e la delegazione provinciale dell’ANVGD di Arezzo. Ricerche d’archivio all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
Fonte: ANVGD Udine – 08/10/2023